Si chiama Lorena, ha 29 anni e consegna la posta nel cuore di Tropea, uno dei borghi più amati dagli stranieri che visitano il nostro Paese, soprattutto in questo periodo dell’anno. “Lavorare qui mi ha portato a frequentare una scuola di lingua inglese: Tropea è metà di numerosi turisti. Questo mi ha permesso di inserirmi con più facilità nel mondo del lavoro”, ha raccontato Lorena all’edizione di Vibo Valentia del Quotidiano del Sud.
La storia
Grazie alla sua famiglia di imprenditori nell’ambito del turismo, Lorena ha iniziato sin da subito con tanta determinazione a gestire il ristorante di famiglia, spiega il quotidiano calabrese. Poi l’assunzione in Poste come portalettere con la speranza “in un futuro con numerose possibilità di crescita all’interno di questa fantastica azienda che ormai è diventata una seconda casa”.
Le consegne
Ogni giorno Lorena per consegnare la posta si inoltra nel cuore del centro storico di Tropea, “fatto di stradine, vicoli caratteristici, palazzi nobiliari e case con balconi fioriti”, per ritrovarsi, poi, “in piazzette ricche di negozietti tipici o in terrazze panoramiche dalle quali si può respirare il profumo di salsedine”. “Trascorro gran parte della giornata a girovagare tra queste stradine caratterizzate da un mix di colori e profumi, quale portalettere desidererebbe di più?”.
“Non ci siamo mai fermati”
Secondo Lorena, “il periodo buio di pandemia che abbiamo vissuto e che non abbiamo ancora completamente superato ha cambiato modi di vivere, abitudini e quotidianità di ognuno di noi, sia dal punto di vista personale che professionale. Tuttavia, il terribile virus non ha fermato la posta, anzi: le ordinanze che ci suggerivano di restare a casa e la chiusura di attività commerciali hanno in qualche modo favorito la corrispondenza. Ci sentiamo fortunati perché grazie a questo non abbiamo mai smesso di operare, a differenza di tante altre categorie di lavoratori messi in serie difficoltà da questa situazione”. Lorena fa suo un sentimento comune ai colleghi di tutta Italia: “Ci rendiamo conto di essere diventati, figure di riferimento per i pochi momenti di socialità di tante persone che hanno vissuto gli ultimi mesi in solitudine: una chiacchierata non è stata mai così preziosa per i più, seppure a distanza”.
Rapporti umani
Gestire le relazioni con i cittadini è sempre stata una delle prerogative principali di chi è assunto in posta: “Come i miei colleghi, anche per me è importantissimo cercare sempre di dare un’ottima impressione in generale a chiunque decida di rapportarsi con me specialmente quando sono in servizio. Certo, la situazione si complica leggermente se a chiedermi informazioni sono turisti di svariata provenienza, come accade quotidianamente. Non sempre è facile, in una meta turistica multiculturale come Tropea, anche perché sono pochissimi coloro che parlano l’inglese e forse ancora meno l’italiano”.