Donne e uomini impegnati a domare le fiamme, e tanti altri a proseguire il proprio lavoro per garantire i servizi essenziali alle popolazioni: sono state ore drammatiche, momenti di vero panico quando il Montiferru è stato devastato dal terribile rogo di fine luglio. A L’Unione Sarda, ecco il racconto toccante di Anna, 53 anni, la portalettere di Cuglieri e Tresnuraghes che, tra mille difficoltà, ha voluto offrire il proprio contributo alla comunità della Sardegna, continuando ad assicurare il servizio di recapito, benché il suo ufficio postale fosse stato seriamente danneggiato dalle fiamme.
“Un paesaggio lunare”
Anna, che dal 2008 fa la postina e lavora a Cuglieri, ha raccontato la sua scioccante esperienza: “Nel momento in cui è scoppiato il rogo, sono rimasta quasi paralizzata, non sapevo che cosa fare – ha raccontato al quotidiano sardo – e quando le fiamme sono arrivate vicino al paese, l’incendio ha sorpreso me e la mia famiglia in casa, nel buio della notte”. Nell’articolo a firma di Joseph Pintus, si legge come lo spirito di servizio e l’amore della postina per il proprio lavoro abbia vinto su tutto: “Lunedì mattina – ha aggiunto nella sua testimonianza al giornale la dipendente di Poste – sono andata comunque a lavoro, perché era necessario riprendere, anche per dare un segnale di ripartenza. Durante il giro di consegna della posta, c’era una grande desolazione. Un paesaggio lunare. Gli sguardi delle persone erano terrorizzati, in pochi avevano voglia di parlare”.
La solidarietà
Inoltre, come raccontato da Anna al giornale “adesso si deve cercare di ripartire. Credo sia più che mai necessario collaborare tutti insieme. Ognuno deve dare il proprio contributo, anche nel piccolo. Non siamo soli in Sardegna, noi isolani siamo fatti così: c’è una solidarietà che supera i campanilismi. Nel momento del bisogno, ci si aiuta reciprocamente. Con questo spirito saremo in grado di ripartire, tutti insieme andremo avanti”. Grazie a questa testimonianza si comprende ancora una volta come i portalettere di Poste Italiane rappresentino una figura fondamentale per le comunità locali, sempre in prima linea quando è necessario affrontare emergenze importanti, come quella in Sardegna.