In questa intervista, realizzata dal magazine Postenews, l’attrice Paola Cortellesi racconta il suo legame con la corrispondenza e le tante lettere spedite alle amiche.
I ricordi “epistolari” di Paola Cortellesi sono legati alle sue amiche, alle tantissime lettere che si scrivevano e che – ha confessato l’attrice qualche tempo fa a Postenews – le mancano molto. Per questo l’attrice romana ricorda bene il fascino di quei fogli, di come venivano confezionate le lettere, tra adesivi e profumi. E non è un caso che uno dei suoi primi esilaranti successi sia proprio legato alla corrispondenza.
Paola Cortellesi, fra i tuoi esordi televisivi figura “La Posta del Cuore”. Che rapporto avevi con le lettere quando le e-mail non erano ancora diffuse?
“Mi piaceva tantissimo scrivere, da bambina ma anche da grande. Con le amiche ci scrivevamo tantissime lettere ed è una cosa che ora un po’ mi manca. Le vecchie lettere sono bellissime. Ne conservo diverse scatole. In particolare, avevo un’amica che si era trasferita in Francia e ci scrivevamo tantissimo. Ricordo che c’era chi metteva il profumo, chi gli sticker, senza dimenticare le cartoline. Ora, ogni volta che vedo i negozi di souvenir pieni di cartoline, mi chiedo chi le compri!”.
Non ti capita più di mandare lettere o cartoline?
“Lettere, devo dire la verità, no. Spesso mi viene voglia di mandare una cartolina: quando si è in giro e si vuole condividere un’immagine con qualcuno e ormai ci si affida all’immediatezza dei social. La cartolina invece arrivava direttamente a casa da parte di qualcuno che ha impiegato un tempo più lungo per te. È un bel ricordo”.
I fan preferiscono le e-mail o sono più tradizionali?
“Mi mandano lettere, me le consegnano anche a mano, soprattutto quando ci sono le presentazioni. Dalle lettere sono nate anche amicizie con i fan. In particolare, c’è una ragazza, che oggi è una giovane donna, che conosco da quando era minorenne. Mi contattò con due lettere mentre stavo facendo un programma. Mi scrisse dicendo che mi ammirava molto, che le ero simpatica. Ancora adesso ci sentiamo e si può dire che l’abbia vista crescere. È una cosa che mi ha toccato molto”.