La partnership tra Guardia di Finanza e Poste Italiane “continuerà a produrre ottimi risultati” nell’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni illeciti e ai reati economici. A dirlo è il Generale Giuseppe Arbore, Capo del III Reparto Operazioni della Guardia di Finanza.
Generale Arbore, qual è secondo lei il ruolo principale della Guardia di Finanza nella ripartenza del Paese?
“La Guardia di Finanza è un presidio di legalità economico-finanziaria e come tale avrà un ruolo fondamentale nella ripartenza del Paese. È noto come vi sia una stretta e diretta correlazione tra la legalità di un sistema economico e il suo tasso di crescita. Più legalità si traduce in maggiore sviluppo, in una virtuosa moltiplicazione degli effetti delle politiche espansive di rilancio del Paese, in un’ottimale allocazione delle ingenti risorse pubbliche che proverranno dal Recovery Fund. Il rischio che una parte di questi fondi sia oggetto di interesse da parte delle organizzazioni criminali è sicuramente concreto. Per impedirlo, la Guardia di Finanza ha già strutturato un percorso operativo che, grazie alle numerose informazioni disponibili attraverso le numerose banche dati, rende possibili investigazioni sempre più efficienti, mirate e selettive. Potremmo dire “chirurgiche”, in modo da salvaguardare la libera concorrenza e gli imprenditori onesti. Lo scopo non è soltanto quello di reprimere fenomeni illeciti, ma anche quello di impedire, fin dall’inizio e in ottica preventiva, che le risorse pubbliche finiscano nelle mani sbagliate”.
Legalità e trasparenza sono ormai cardini dei bilanci integrati delle grandi aziende italiane: quanto è importante che questi due principi siano alla base di una nuova politica industriale?
“Direi che dovrebbero essere, prima di tutto, valori fondanti dell’attività di qualsiasi impresa e, coerentemente, cardine delle responsabilità che l’impresa stessa si assume verso l’interno e verso l’esterno, nonché tratto costante dei suoi percorsi evolutivi. Solo a queste condizioni, strumenti come i bilanci integrati sono in grado di raccontare e divulgare efficacemente ma, soprattutto, correttamente, l’impegno, le attività, l’impatto, le strategie, i rapporti, le performance passate e le prospettive future di un’azienda, per evidenziare e far comprendere come un’impresa si sia attrezzata per creare valore, nel breve, medio e lungo termine, così promuovendo una sempre crescente cultura della sostenibilità della politica industriale. Ciò è importante soprattutto laddove a sostenere tali progetti di sviluppo contribuirà la leva finanziaria delle risorse pubbliche che saranno destinate ad imprimere all’economia quel passo sostenuto necessario ad uscire dalla crisi determinata dalla pandemia”.
La presenza sul territorio è un tratto distintivo che accomuna la Guardia di Finanza e Poste Italiane. Quanto è stata importante la capillarità della Guardia di Finanza durante l’emergenza sanitaria?
“Grazie alla propria presenza sul territorio, la Guardia di Finanza ha avuto durante i difficili mesi dell’emergenza un ruolo fondamentale sotto diversi profili. Già a febbraio dello scorso anno, intuendo che ci sarebbe stata una forte richiesta di dispositivi di protezione individuale, i Reparti del Corpo hanno intensificato il controllo del territorio e sono riusciti a sequestrare, fino ad oggi, quasi 180 milioni di mascherine non a norma, che rappresentavano un pericolo per la salute dei cittadini e dello stesso personale sanitario cui erano destinate. Inoltre, la pandemia ha inciso profondamente sul tessuto economico e sociale del nostro Paese, rendendolo più vulnerabile e creando le condizioni favorevoli per il proliferare di fenomeni usurari e infiltrazioni della criminalità. La capillarità dell’assetto operativo del Corpo consente di individuare manifestazioni di ricchezza anomale e non giustificate, anche allo scopo di impedire alla criminalità di inserirsi nel tessuto economico attraverso il riciclaggio di denaro. Nel solo 2020, infatti, in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 8.822 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca eseguiti hanno raggiunto, complessivamente, la quota di circa 1,5 miliardi di euro”.
Generale Arbore, la sinergia tra Guardia di Finanza e Poste Italiane ha radici antiche, e il protocollo d’intesa firmato nel 2017 ha rafforzato la collaborazione. Quanto è importante che una grande azienda come Poste lavori al fianco delle istituzioni?
“Il lavoro a fianco delle istituzioni risulta essere sempre proficuo, specialmente quando orientato a garantire un maggior livello di sicurezza della collettività e di tutela della legalità. In tal senso, il 12 marzo scorso, il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana e l’Amministratore Delegato di Poste Italiane Matteo del Fante hanno siglato un apposito protocollo d’intesa, finalizzato a una collaborazione più strutturata e sinergica, rispetto al precedente accordo del 2017. Poste Italiane, nello specifico, si è impegnata a mettere a disposizione della Guardia di Finanza dati e elementi informativi in grado di agevolare il perseguimento degli obiettivi istituzionali di contrasto: all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali; agli illeciti in materia di spesa pubblica; alla criminalità economica e finanziaria, al riciclaggio, alla falsificazione e alle frodi concernenti i mezzi e i sistemi di pagamento. Poste, inoltre, potrà promuovere e organizzare incontri, seminari e corsi a favore del proprio personale interessato alle attività oggetto dell’intesa, avvalendosi, previo interessamento del Comando Generale, di qualificati appartenenti al Corpo, in qualità di docenti”.
Qual è la spinta che ha favorito la collaborazione tra Guardia di Finanza e Poste Italiane?
“Entrambi siamo convinti assertori di valori come la legalità, la trasparenza, lo sviluppo del Paese: la partnership è quindi nata spontaneamente, il protocollo firmato lo scorso 12 marzo l’ha rinnovata ampliandone la portata. L’ambito in cui Poste Italiane aiuterà la Guardia di Finanza risulta ancor più rilevante in virtù delle ingenti risorse che saranno immesse nel nostro sistema economico con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sappiamo bene come il tasso di illegalità del nostro sistema economico sia intimamente connesso al suo tasso di crescita. Se noi, anche grazie a queste iniziative, riusciremo a garantire la legalità le risorse del Pnrr avranno effetti amplificati sul sistema economico. Questo protocollo rappresenta un comune impegno a garantire la cultura della legalità”.
Guarda l’intervista al Generale Arbore della Guardia di Finanza.