È l’Umbria la regione italiana in cui ci si forma di più (1,65 giorni all’anno). Maglia nera alla Basilicata, ferma a 0,23. È quanto emerge dallo studio del Centro Studi Enti Locali (Csel) sulla formazione dei dipendenti pubblici italiani. Per quanto riguarda la media dei giorni dedicati alla formazione per il personale delle PA facente capo al comparto funzioni locali – che mette insieme Comuni, Città metropolitane, Province e Regioni – si osservano differenze marcate tra Nord e Sud.
Bene anche l’Emilia Romagna
Una elaborazione di Centro Studi Enti Locali, basata su dati Mef riferiti al 2019, vede al secondo posto di questa classifica, l’Emilia-Romagna (con 1.64 giorni annui), e a seguire: Sardegna (1.42), Veneto (1.36), Toscana e Friuli Venezia-Giulia (1.30), Trentino Alto Adige (1.29). Si piazzano al di sopra del giorno annuo anche Piemonte (1,23), Liguria (1,18) e Lombardia (1,14).
I dati negativi
Maglia nera invece alla Basilicata, i cui dipendenti della PA dedicano mediamente 0,23 giorni all’anno a frequentare dei corsi di formazione. Di poco più alte le medie del Molise (0.24), della Sicilia (0.27), della Calabria (0.44), della Campania (0.68), delle Marche (0.57) e della Puglia (0.67). In 17 Regioni e Province autonome, tra il 2009 e il 2019 la media annua di formazione è diminuita.