Prevenzione e sensibilizzazione: sono questi i principali strumenti per contrastare gli incendi. A ricordarlo, in seguito ai drammatici incendi sviluppatisi in questi giorni e in corso ancora adesso in Italia e nel mondo, è il PEFC Italia (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), l’ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio forestale. Negli ultimi due anni si sono verificati incendi che – dall’Australia al Canada, dagli Stati Uniti al Circolo Polare Artico – hanno devastato diverse aree del mondo. In particolare, nel 2020 per via degli incendi concentrati soprattutto in Siberia, Colorado, California e nella regione del Pantanal del Brasile meridionale, non solo sono stati bruciati polmoni verdi del Pianeta, messe a repentaglio vite umane, distrutta flora e fauna, ma sono state anche liberate in atmosfera circa 1690 megatonnellate di carbonio.
La situazione in Italia
Nel Sud Europa, inoltre, il “Rapporto sullo stato delle foreste e del settore forestale in Italia, RaF 2017 – 2018” sottolinea come negli ultimi 30 anni la lunghezza della stagione degli incendi sia andata ad aumentare, con eventi estremi verificatisi anche a giugno e ottobre. In Italia, in particolare, la superficie percorsa da incendi tra il 2011 e il 2019 sarebbe pari a 341.500 ha (Istat). A causare gli incendi non soltanto le azioni dell’uomo (nel 75% dei casi, secondo il report WWF) ma anche il cambiamento climatico e la mancanza di gestione attiva delle foreste. “Salvaguardare le foreste, capaci di stoccare carbonio, è fondamentale per mitigare il cambiamento climatico e proteggere il nostro territorio da incendi e rischio idrogeologico”, spiega Francesco Dellagiacoma, Presidente di PEFC Italia.
Un bosco curato e ben tenuto come ostacolo al propagarsi delle fiamme
L’abbandono colturale è purtroppo uno dei maggiori problemi del settore forestale italiano. Il taglio degli alberi invece, quando fatto in modo corretto e sostenibile, è necessario e contribuisce a mantenere un equilibrio fra le varie componenti del bosco, alimentando la crescita degli alberi più giovani a scapito di quelli malati e secchi e quindi a più alto rischio incendio. A questo si aggiunge l’importanza di pulire il sottobosco nelle aree ad elevato rischio di incendio: un bosco curato e ben tenuto costituisce un ostacolo al propagarsi delle fiamme. È importante inoltre coinvolgere i cittadini attraverso campagne di sensibilizzazione, affinché vivano i boschi e le foreste con attenzione nella consapevolezza della loro importanza.
Il vademecum di PEFC Italia
PEFC Italia ha stilato un vademecum per ricordare a cittadini e turisti le norme da rispettare quando ci si trova in bosco, in aree a rischio di incendio e ovunque in periodi siccitosi, per evitare e prevenire incendi e preservare la loro economia e biodiversità.
1 – Accendere un fuoco al di fuori degli spazi sicuri appositamente predisposti e segnalati è assolutamente vietato. Inoltre, anche all’interno delle aree organizzate, è necessario avere alcuni accorgimenti: fare attenzione al vento, che potrebbe sollevare le braci e disperderle, e assicurarsi – prima di allontanarsi – di spegnere bene il fuoco e che le braci siano fredde.
2 – In caso di giornate ventose, non accendere fuochi o barbecue neanche nelle aree attrezzate: le braci o le fiamme potrebbero infatti essere sollevate e causare un incendio.
3 – Se si raggiunge un’area verde in auto è necessario prestare attenzione a dove si parcheggia per non causare danni e lasciare la macchina soltanto nelle aree predisposte e non a rischio. Questo perché il calore della marmitta, soprattutto a contatto con la vegetazione secca, potrebbe rischiare di innescare un incendio.
4 – Se si avvista – o si procura involontariamente – un incendio, la prima cosa da fare è allontanarsi in fretta e chiamare i Vigili del Fuoco o le autorità preposte a livello locale, indicando nel modo più preciso possibile in luogo. Se non fosse possibile allontanarsi facilmente dal luogo dell’incendio, il consiglio è quello di posizionarsi con le spalle al vento o cercare di raggiungere la zona già bruciata, dove è più basso il rischio di essere raggiunti dal fuoco.
5 – È fondamentale non abbandonare rifiuti – in primis i mozziconi di sigaretta o i fiammiferi – nel bosco: possono infatti innescare o alimentare gli incendi. Poiché all’interno delle zone naturali o forestali potrebbero non essere presenti i cestini, è bene ricordare di avere sempre con sé un sacchetto nel quale riporre i propri rifiuti, per poi gettarli nelle apposite aree al ritorno. Inoltre, qualora ci si imbatta in bottiglie, lattine o rifiuti di altro genere lasciati da chi ci ha preceduto, può essere importante rimediare agli errori altrui, raccogliendo i rifiuti abbandonati.