Risparmio gestito: in un anno gli investimenti salgono del 136%

Vola il risparmio gestito. Nella prima metà dell’anno le Reti di consulenti finanziari realizzano una raccolta netta pari a 28,8 miliardi di euro; i volumi di attività aumentano così del 28,3% rispetto ai risultati dei primi sei mesi del 2020. Le dinamiche di crescita si focalizzano sul comparto del risparmio gestito con investimenti netti complessivi più che raddoppiati (+136,6% a/a) e pari a 21 miliardi di euro; il 72,9% dei flussi di raccolta si concentra, quindi, sui fondi comuni, sulle gestioni individuali e sui prodotti assicurativi e previdenziali. Lo rileva Assoreti.

Portafogli

Il risultato di raccolta realizzato sulla componente amministrata del portafoglio si attesta a 7,8 miliardi di euro, con una contrazione del 42,5% a/a. Più della metà dei volumi totali di raccolta viene realizzata nel periodo aprile-giugno (15,8 miliardi di euro) con la conferma della maggiore predisposizione all’investimento in prodotti del risparmio gestito (10,7 miliardi). L’attività di raccolta e l’andamento dei mercati finanziari spingono la valorizzazione del portafoglio dei clienti delle Reti ad un nuovo massimo storico; a fine giugno gli asset valgono quasi 745 miliardi di euro con un incremento su base annua più consistente per la componente finanziaria/assicurativa/previdenziale. L’incidenza della liquidità in portafoglio torna ai livelli pre-pandemia.

Il ruolo della consulenza

Aumenta anche il numero di clienti seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta, ora pari a quasi 4,8 milioni; nei primi sei mesi dell’anno sono circa 157 mila i nuovi clienti delle Reti. “La propensione all’investimento continua a crescere e con essa il numero di famiglie italiane che si affidano alla consulenza finanziaria”, dichiara Paolo Molesini, Presidente dell’Associazione. “Il lavoro svolto dalle Reti associate nella prima parte dell’anno si traduce in un bilancio più che positivo, trainato dalla capacità dei consulenti finanziari di modificare l’asset allocation strategica degli italiani verso la componente gestita e garantire così una riduzione progressiva dell’accumulo di liquidità inattiva”, aggiunge Molesini.