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Accelera il digitale nei Comuni Italiani. È quanto sottolinea l’Istat che ha pubblicato l’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori. I dati disponibili (a livello nazionale e regionale) per gli anni precedenti segnalano che il livello dell’offerta è più che raddoppiato rispetto al 2012 (9,9%), grazie anche alla notevole accelerazione dell’ultimo periodo (+9,4 punti percentuali tra il 2015 e il 2018). 

Il quadro generale

Il digitale accelera nei Comuni. Tuttavia, nel 2018, in media, soltanto in un Comune italiano su quattro è possibile per le famiglie gestire interamente online le procedure per l’accesso a uno o più servizi. La quota sale al 77,1% per i Comuni con almeno 60mila abitanti e crolla al 16,5% per quelli fino a 5mila abitanti, che scontano maggiori difficoltà nel percorso verso la digitalizzazione. La distanza tra Nord (30,4%) e Mezzogiorno (15,6%) è ampia, e la distribuzione provinciale la riflette, evidenziando tuttavia una certa variabilità all’interno
delle macroaree e delle regioni stesse.

Differenze nord-sud

Nelle città metropolitane, in particolare al Centro-nord, l’offerta di servizi comunali on line raggiunge generalmente livelli maggiori: dal 78,4% dei Comuni della città metropolitana di Bologna al 28,5% delle Amministrazioni comunali della città metropolitana di Torino. Un’eccezione è costituita dal territorio di Genova, ben al di sotto del livello medio nazionale (18,3%). Le città metropolitane del Mezzogiorno hanno valori più bassi di quelle del Centro-nord, ma generalmente superiori a quelli delle altre province della stessa regione. In questo contesto si evidenziano il risultato particolarmente significativo di Bari (44,5%) e il valore molto basso di Catania (7,2%).