Sostenibilità

La sostenibilità è parte dell’identità di Poste Italiane: non è un “vestito” che si indossa in alcune occasioni, fa parte della natura stessa del Gruppo e ne pervade ogni attività. Fabrizio Ferrario, Responsabile Business Development BancoPosta Fondi SGR, ha partecipato al webinar “Taxonomy&Purpose: la frontiera normativa del Why” dedicato al concetto di ESG Identity, di cui il corporate purpose è un elemento centrale.

Il ruolo degli stakeholder

“L’attenzione degli stakeholder inizia a spostarsi dalla sostenibilità del prodotto alla sostenibilità dell’entità che veicola il prodotto”, ha spiegato Ferrario parlando di un cambio di paradigma che si sta facendo strada non solo sui mercati, ma anche nelle valutazioni delle banche sulle aziende a cui concedere credito. “Per quanto riguarda il Gruppo Poste, la ESG Identity è un concetto di gruppo che riguarda l’interazione tra i diversi attori, tra la parte centrale, dove vengono elaborate le strategie di sostenibilità, e le altre anime del Gruppo, tra cui quelle che si occupano della parte finanziaria. La definizione degli obiettivi interagisce in modo molto stretto con la strategia di sostenibilità”, aggiunge il Responsabile Business Development BancoPosta Fondi SGR.

Dalla parte del Sistema Paese

Tutte le aziende sono al lavoro per incanalare queste tematiche in nuove logiche e best practice e, nel caso della finanza, per inquadrare la definizione di quale sia un portafoglio sostenibile. Lo stesso impegno è portato avanti dalle autorità. “Per il Gruppo Poste – prosegue Ferrario – la sostenibilità è un elemento chiave e al centro de Piano strategico 2024. Il modello di business a cui si ispira Poste è infatti quello del multistakeholder: significa guardare al business pensando non solo agli azionisti, ma anche a dipendenti, fornitori e a tutto il Sistema Paese, visto l’impatto diretto e indiretto del nostro Gruppo sull’economia nazionale”.

Volere o essere

Ferrario ha ricordato che Poste ha creato una funzione ESG trasversale a tutte le unità di business, attraverso gruppi di lavoro con l’obiettivo di creare la consapevolezza comune di far parte di un Gruppo in cui la sostenibilità pervade tutta l’attività. “E qui – aggiunge Ferrario – avviene il passaggio dall’identità al prodotto: c’è differenza tra un’Azienda che dichiara di voler essere sostenibile e una che, come nel caso di Poste Italiane, lo fa in modo integrato, sotto tutti i punti di vista”.