Ben 55 centri di 16 nazioni, tra cui la Cardiologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento, hanno preso parte ad uno studio multicentrico internazionale pubblicato sulla più prestigiosa rivista cardiologica mondiale European Heart Journal, sul ruolo dell’Ecostress nella cardiologia moderna; nell’editoriale di accompagnamento i Prof. Roxy Senior e Rajdeep Khattar di Londra hanno sottolineato che questo studio è destinato a cambiare la pratica clinica cardiologica.
Il Congresso Europeo
In contemporanea i dati sono stati presentati al Congresso Europeo di Cardiologia terminato il 30 agosto alla presenza dei maggiori esperti mondiali. Lo studio vede la Cardiologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli, diretta dal prof. Bruno Villari, come centro coordinatore ed il principale investigatore è stato il dott. Quirino Ciampi, che è anche primo nome della pubblicazione. Lo studio è stato portato a termine in collaborazione con il CNR di Pisa, ed in particolare con il dott. Eugenio Picano, con cui la Cardiologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Fatebenefratelli collabora da anni. Si completa un percorso intrapreso anni fa dalla Cardiologia del Fatebenefratelli di Benevento, con una lunga tradizione scientifica, numerose pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali e presentazioni ai più importanti congressi internazionali di Cardiologia e numerosi corsi teorico-pratici sull’ecostress a cui hanno partecipato cardiologi da tutta Italia.
Il valore della ricerca
Il professor Villari sottolinea come: “Siamo molto orgogliosi del lavoro fatto, risultato di un investimento culturale e scientifico iniziato da molti anni che ha messo lo sviluppo dell’imaging cardiovascolare avanzato al centro della nostra attività e ci ha portato ad essere centro di riferimento nazionale ed internazionale per queste metodiche”. Il dott. Ciampi ribadisce come “il prestigio di essere centro coordinatore di uno studio internazionale che ha incluso oltre 12.000 pazienti ci ha imposto e ci impone sempre un rigore scientifico nella effettuazione degli oltre 700 esami di ecostress che vengono effettuati ogni anno, ma anche nel modo di seguire i nostri malati”.