“Siamo partiti da uno studio della lettera, dall’email, dai tanti modi di scrivere, perché fa parte del nostro programma didattico. Poi un giorno abbiamo conosciuto Daniele, il nostro portalettere. E dalla teoria siamo potuti passare alla pratica quotidiana del portalettere”: sono le parole di Paola Merlin, maestra della quarta classe della Scuola Elementare Santa Maria Assunta di Via Piva a Valdobbiadene. Di solito il portalettere si affaccia alla scuola elementare all’ora di ricreazione o quando i ragazzi delle elementari sono fuori a fare lezione: “Un giorno – spiegano gli stessi ragazzi – ci ha portato un regalo, delle caramelle, così abbiamo deciso di fargli anche noi un regalo: una grande busta con le nostre lettere e i nostri disegni”.
Le curiosità sulla consegna
Così gli alunni delle elementari sono diventati amici del loro portalettere. Tutto era cominciato da una lezione teorica sulla scrittura. Un’esercitazione che è diventata un’amicizia testimoniata dalle lettere scritte dalle ragazze e dai ragazzi di Valdobbiadene: “Caro postino, come stai? Ti vediamo sempre e ci piacerebbe sapere il tuo nome. Sei molto gentile e generoso oltre che simpatico. Ti piace il tuo lavoro? Mediamente quante lettere consegni ogni giorno? Noi crediamo che il tuo lavoro comporti responsabilità e precisione”.
Il punto di riferimento
Nei paesi il portalettere è ancora oggi un punto di riferimento: è lui che passa ogni giorno, che conosce il territorio e incontra le sue persone. Ancora oggi questo legame è forte e si trasmette alle nuove generazioni, come testimonia questa iniziativa dei bambini di quarta elementare del comune in provincia di Treviso.