Nel mese di luglio 2021 sono partiti i primi percorsi di coaching, rivolti ai giovani talenti di Poste Italiane rientrati nelle fasce di potenziale alto del Programma di Orientamento Professionale. Nel percorso sono stati coinvolti una ventina di coachee provenienti da diverse strutture di Poste e società del Gruppo, molti dei quali dislocati sul territorio. Il coach lavora con il coachee per costruire una partnership paritaria grazie alla quale raggiungere obiettivi di miglioramento professionale. Il presupposto alla base del processo di coaching di Poste è che le persone sono portatrici di talenti, capacità e motivazioni che possiedono naturalmente e che bisogna stimolare per farle emergere.
Rapporto di fiducia
Il percorso di coaching si sviluppa sul dialogo e la creazione di un rapporto di fiducia tra coach e coachee nel quale il coach non dà risposte ma ascolta e fa le giuste domande, portando il coachee a esplorare nuovi pensieri e/o nuove azioni, grazie all’acquisizione di un più alto grado di consapevolezza. È il coachee a trovare le risorse più appropriate per raggiungere autonomamente obbiettivi condivisi. È una significativa leva di sviluppo del potenziale, ma non è funzionale solo all’incremento delle performance lavorative e della produttività, migliora il benessere delle persone, facilitando la comunicazione e la risoluzione di problemi.
Strategie efficaci e vincenti
Marzia segue per MIPA clienti in tutta la Toscana in ambito corriere espresso: “Sono sempre stata interessata ai temi della formazione e dal 2014 ho intrapreso un percorso presso scuole accreditate. Quando si è presentata l’occasione in Azienda mi sono proposta immediatamente e il colloquio è andato bene”. Tramite il coaching Marzia, da 20 anni in Poste, supporta una persona giovane nell’elaborare e creare strategie efficaci e vincenti sia per la comunicazione sia per lo sviluppo delle competenze: “È un’esperienza utile, che ci arricchisce l’un l’altro dal punto di vista professionale e che porta grande valore aggiunto anche all’Azienda”.
Crescita comune
Coach è anche Antonio, responsabile della filiale di Fermo, che ha fatto la conoscenza del suo coachee poche settimane fa: “È un’occasione di crescita comune: i giovani talenti dell’Azienda hanno l’opportunità di sviluppare e definire compiutamente le proprie aspettative professionali e il proprio collocamento nell’organizzazione; parallelamente, il coaching genera consapevolezza anche per il Coach. Si ha modo di riflettere su ciò che si sta facendo e di trovare le strade per agire”. Anche Fulvio, di DTO, parla di “esperienza ricca e coinvolgente” e di “metodo nuovo ed efficace per accrescere le competenze interne e dare nuovo impulso alle risorse”. “
La chiave dell’empatia
Il coaching – spiega – si basa sulla costruzione di un rapporto empatico, significa mettersi nei panni del coachee e fornire punti di vista nuovi per accrescere le sue performance. È un percorso impegnativo di crescita continua”. Secondo Fulvio, fare coaching significa “rapportarsi a livello di efficacia della comunicazione e in ambito motivazionale, comportamentale e relazionale, significa anche imparare a gestire le emozioni e definire gli obiettivi insieme agli altri”.
Trasferire gli obiettivi
Laura, coach di Postel, sottolinea: “È un progetto di grande valore, che sostiene una crescita consapevole, generando fiducia e responsabilità”. Dalla sede centrale di Poste, parla di “work in progress” Pietro: “Stiamo lavorando a qualcosa di molto bello e interessante: migliorare sempre come Coach e dare un contributo per il potenziale delle persone”. Mentre per Michele, coach da dieci anni, si tratta di una spinta che aumenta la consapevolezza e che contribuirà al cambio culturale già avviato dal management di Poste Italiane: “Mi appassiona l’idea di partecipare allo sviluppo delle risorse: è importante trasferire gli obiettivi a tutti”.