Il mercato italiano dell’Industria 4.0 si appresta a superare il valore di 4,5 miliardi di euro nel 2021, con tasso di crescita tra +12% e +15%. È la previsione dell’Osservatorio Transizione Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano. Intanto nel 2020 il mercato delle tecnologie 4.0 ha raggiunto un valore di 4,1 miliardi, segnando una crescita annua dell’8%, trainata soprattutto dalle tecnologie It, che rappresentano l’85% della spesa.
I dati
Gli investimenti delle imprese manifatturiere si concentrano prevalentemente in progetti di connettività e acquisizione di dati (Industrial Internet of Things) che valgono 2,4 miliardi di euro, pari al 60% della spesa, seguiti da industrial analytics (17% del mercato), cloud manufacturing (8%), consulenza e formazione (7%). Crescono a 1.400 le applicazioni nelle industrie (+28% sul 2019). L’accelerazione dell’anno in corso sarà invece trainata da cloud manufacturing (+25%-30%), advanced automation (+15-20%) e advanced Hmi (interfaccia uomo-macchina), mentre, si stimano incrementi meno sostenuti per Industrial Iot (+9-14%), advanced analytics (+12-16%) e additive manufacturing (+6-12%). Continua la crescita dei servizi, per i quali si prevede un aumento del 10-15%. Le tecnologie 4.0 spingono anche lo smart working industriale: più di un’azienda su tre ha introdotto forme di flessibilità nella gestione degli orari di lavoro, di mansioni e postazioni di lavoro.
Il rinnovamento del settore industriale
“L’emergenza non ha arrestato la crescita dell’Industria 4.0, a conferma del fatto che non è stata una moda passeggera ma una progettualità che sta rinnovando il settore industriale italiano in modo persistente – afferma Marco Taisch, responsabile scientifico dell’Osservatorio Transizione Industria 4.0 -. Le iniziative più semplici sono ormai conosciute e consolidate, con almeno un progetto attivato nel 75% delle imprese manifatturiere. Per avviare progetti di digitalizzazione pervasivi, multi-tecnologici e basati sul cloud e su reti innovative, sarà necessaria una visione di lungo termine, il coraggio di sperimentare nuove applicazioni per le nuove sfide che si sono venute a creare e un forte investimento nelle competenze 4.0″.