Per tutti, è il “portalettere imitatore”. Colui che, puntualmente da venticinque anni, consegna la posta con il sorriso. Stiamo parlando di Francesco, 57 anni, portalettere ad Uggiate, in provincia di Como. Davvero una storia curiosa, la sua, raccontata dal quotidiano La Provincia, nella sua edizione lariana. Ed è proprio grazie all’articolo a firma di Laura Tartaglione che si apprende di come l’istrionico Francesco, così professionale nel suo lavoro di tutti i giorni, abbia fatto anche diversi spettacoli per emittenti televisive, sprigionando davanti alle telecamere un innato talento canterino. Un paio di anni fa – si legge nel pezzo – ha anche aperto il concerto dei Nomadi e dei Dik Dik, oltre a prendere parte a iniziative per gruppi anziani e associazioni disabili della provincia di Como. Ma la vera passione del portalettere sono le imitazioni.
Una passione nata per gioco
La passione per le imitazioni è iniziata grazie a un gioco da tavolo, “Scommettiamo?”, nato da un programma televisivo presentato da Mike Bongiorno. “La prima volta ho imitato Bongiorno e Montesano – ha spiegato Francesco nella sua intervista a La Provincia – poi tanti altri, tra cui l’allenatore Zeman, per il quale ho persino ricevuto i complimenti di Beppe Bergomi. Il mio sogno da imitatore – continua il portalettere – è quello di fare una serata assieme a Fausto Leali, perché lui imita benissimo Totò e sarebbe bello fare insieme un doppio Totò e un doppio Leali, visto anche io li imito entrambi”.
Professionalità e simpatia
Il cuore e la disponibilità che Francesco mette in campo ogni giorno nel suo lavoro di portalettere sono altrettanto grandi: “Quando deve consegnare multe o bollette, è il primo a dispiacersi – ha raccontato nel pezzo Enrico, cliente di Poste Italiane – lui porta sempre un raggio di sole. Noi gli siamo molto affezionati, è come uno di famiglia e voglio ringraziarlo per la sua allegria”. L’articolo de La Provincia ospita poi altre testimonianze di clienti di Poste che quotidianamente ne apprezzano in modo sincero simpatia e professionalità. Uno davvero ben voluto da tutti e che è sempre di aiuto alla collettività: “Come quando – ha concluso Francesco nella sua intervista al quotidiano comasco – ho soccorso una ragazza, che era rimasta coinvolta in tamponamento proprio davanti all’Ufficio Postale. Lei, il giorno dopo, mi ha fatto trovare una scatola di cioccolatini”. Un piccolo gesto di riconoscenza verso un postino davvero speciale.