Poste Italiane in prima linea per la crescita sostenibile del Paese. L’impegno per il risparmio energetico e per garantire i servizi digitali e della pubblica amministrazione a tutti i cittadini sono stati illustrati dall’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, alla conferenza “Infrastrutture sostenibili: un bene comune. PNRR e nuovi paradigmi sociali, ecologici ed economici per il rilancio dell’Italia”, organizzato dalla divisione Imi Corporate&Investment Banking di Intesa Sanpaolo.
L’impegno per l’ambiente
In apertura di intervento, l’Ad di Poste ha sottolineato: “Stiamo dando il nostro contributo sul tema della crescita sostenibile su diverse dimensioni: essendo la prima azienda di logistica del Paese, abbiamo modificato la nostra flotta cercando di avere dei mezzi che inquinano il meno possibile – ha affermato Del Fante – Questo ci è tornato utile con il cambiamento strategico che abbiamo fatto quattro anni fa, abbiamo trasformato i nostri postini in ‘portapacchi’ dotandogli di mezzi elettrici che permettono di portare il 95% dei pacchi e-commerce”. I nuovi mezzi a tre ruote, ha ricordato l’Ad, sono infatti caratterizzati da un baule che consente ai portalettere di trasportare i pacchi in sicurezza. All’impegno per la mobilità sostenibile si somma quello dei nuovi centri logistici: “Ne abbiamo tre nuovi importanti, uno dei quali è il più grande d’Europa, tutti nati con un footprint di emissioni di C02 praticamente nullo”. Tutte queste strutture, ha rimarcato l’Ad, sono coperte da pannelli solari e costruite con materiali che ottimizzano il risparmio energetico.
L’impegno per i Piccoli Comuni
Oltre all’impegno nella crescita della sostenibilità ambientale, Poste si fregia, spiega Del Fante, di “portare la bandiera dell’inclusione”, garantendo servizi omogenei in tutto il Paese. “Abbiamo preso la decisione tre anni fa di rimanere anche nelle aree interne e di non ridurre la nostra presenza. Il PNRR – prosegue l’Ad di Poste Italiane – ci dà un supporto per riconfermare questo impegno in quelle aree”.
L’occasione del PNRR
Del Fante ha citato in tal senso il progetto Polis di Poste Italiane nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: “Dei nostri 12.500 uffici postali, 7.000 si trovano in Comuni che hanno meno di 15 mila abitanti, dove c’è poca rappresentatività della pubblica amministrazione. Il nostro obiettivo è portare servizi pubblici negli uffici postali di quei comuni. Si tratta di fare un esercizio innanzitutto tecnologico, quindi di collegare i database delle singole pubbliche amministrazioni in un punto centralizzato e di rendere poi quel servizio ai cittadini”. A questa componente, che assorbe per tre quarti le risorse destinate al progetto Polis, si aggiunge l’idea di rivitalizzare gli spazi che si trovano in 250 realtà cittadine e provinciali: “Storicamente, l’ufficio postale si trova nella piazza centrale del paese, magari anche in un edificio architettonico di pregio. Sopra gli uffici destinati al pubblico – ha proseguito l’Ad – si trovavano gli uffici della parte amministrativa, che oggi non c’è più. Noi li metteremo a disposizione di persone fisiche o imprese, infrastrutturandoli dal punto di vista informatico con la banda larga e la capacità computazionale, ma anche con scrivanie per chi vuole fare impresa o attività professionale”.
Per un’economia produttiva
Infine, Del Fante ha messo in collegamento un’economia più produttiva e le iniziative che semplificano la vita dei cittadini: “Bisogna fare molta attenzione a investimenti e iniziative che rendono l’economia più produttiva. Noi cerchiamo di dare il nostro contributo” per far sì che si arrivi al 2025-26 con un’economia che abbia “un tasso di produttività maggiore”. “L’Italia oggi – ha concluso Del Fante – si può vantare di essere uno dei primo fornitori di identità digitali per i servizi pubblici in Europa. Come per i vaccini, possiamo vantarci di aver fatto molto bene perché ormai ci sono 25 milioni di italiani che hanno un sistema per interagire a tre livelli con la pubblica amministrazione. Questi sono gli investimenti che rendono la vita più facile e aumentano la produttività dell’economia”.