“La comunicazione sostenibile può essere efficace solo se alla base si creano dei processi strutturati in chiave sostenibile. Solo così si potrà aprire il cassetto delle scelte aziendali agli investitori. Noi di Poste Italiane abbiamo costruito proprio questo strategico utilizzo dell’interrelazione continua con gli stakeholder: e questo è il miglior messaggio di comunicazione che si può mettere sul mercato”. Con queste parole il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, ha spiegato ai Green Talks di RCS Academy, uno dei pilastri della strategia di comunicazione di Poste Italiane per lo sviluppo sostenibile. In un ampio intervento, il Condirettore Generale ha parlato ad ampio raggio di sostenibilità, delineando anche gli interventi messi in campo da Poste in chiave ambientale e i relativi obiettivi presenti e futuri.
Il messaggio di sostenibilità
“La sensibilità ambientale del consumatore medio – spiega Lasco nel suo intervento – oggi è molto cresciuta rispetto a passato: non c’è solo una maggiore informazione, ma la sostenibilità di un prodotto e di una azienda è un driver per scegliere il prodotto stesso. Il messaggio di sostenibilità di una azienda è qualcosa di più complesso della tradizionale comunicazione commerciale: deve avere l’obiettivo di dare un’informazione a livello più alto; non si deve limitare alla scelta di un prodotto ma a dare consapevolezza di quanto tale scelta impatti sul sistema”.
Il confronto con gli stakeholder
È proprio questo messaggio che gli enti certificatori vanno a validare: “La sostanza della strategia e la veridicità di quanto si comunica” prosegue il Condirettore Generale di Poste, sottolineando che “una delle nostre scelte principali è stata pianificare in maniera organica i forum multistakeholder con oltre 500 stakeholder, perché è attraverso questi confronti che si definiscono le strategie di sostenibilità. Sono convinto che un atteggiamento trasversale aperto contribuisca a rafforzare la reputazione dell’Azienda”.
Il primato mondiale di sostenibilità
L’impegno del Gruppo, dunque, è “ascoltare le esigenze degli stakeholder” e creare “legami di fiducia e trasparenza” che consolidano la strategia di sostenibilità di Poste Italiane. La sostenibilità di Poste è oggi certificata dalle 10 migliori agenzie di rating e “siamo nelle prime posizioni a livello mondiali”. Quindi l’annuncio che Poste Italiane è leader mondiale nella graduatoria ESG Overall Score di Euronext Vigeo-Eiris 2021 sulle politiche di sviluppo sostenibile con il punteggio più alto al livello globale, confermando la sua presenza nella sezione “Advanced” e migliorando di 10 punti rispetto al rating del precedente biennio: “Gli ottimi risultati – aggiunge Lasco, come riportato anche sulla nota dell’annuncio – confermano la solidità del percorso di sostenibilità che abbiamo intrapreso negli ultimi anni. Questo traguardo raggiunto ci rende orgogliosi di quanto fatto dalle nostre persone e ci consente di guardare con fiducia agli obiettivi fissati nella Strategia di Sostenibilità del Gruppo, parte integrante del nuovo Piano Industriale ‘2024 SI’. Siamo consapevoli che solo una crescita responsabile ci permetterà di contribuire agli ambiziosi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs)”.
Mosse per l’ambiente
Tra gli obiettivi ESG c’è “il target di tagliare il 30% delle emissioni totali entro il 2025 – afferma ancora Lasco – dovute principalmente alla logistica e agli immobili. E abbiamo fissato anche l’obiettivo di non avere emissioni nette di carbonio al 2030, un obiettivo sfidante ma per noi concreto e in anticipo rispetto alle linee guida continentali. Siamo la realtà più grande del Paese, con 30mila portalettere che si muovono nei paesi e nelle grandi città ogni giorno. Per erogare questi servizi abbiamo circa 34mila automezzi che compongono la flotta più grande d’Italia e una delle maggiori in Europa”. Per ridurre le emissioni Poste ha avviato il rinnovamento della flotta che sarà completamente green, “installeremo oltre 4.000 colonnine di ricarica e realizzeremo aree di recapito a emissioni zero con flotte al 100% elettriche. La nuova flotta green genererà una riduzione di CO2 equivalente a 80mila alberi, circa 300 campi di calcio per capirci. Inoltre, abbiamo puntato alla diffusione del fotovoltaico integrato negli edifici: abbiamo un piano di installazione di 622 impianti fotovoltaici”. Infine, l’introduzione dei principi ESG anche “nel processo di approvvigionamento, con l’obiettivo di assicurare la selezione di prodotti e fornitori che garantiscano le migliori performance ambientali. Le nostre scelte pesano sul sistema, perché abbiamo dimensioni rilevanti, sia come persone che come impatti, anche a livello infrastrutturale”.
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