Creare un network nella condivisione del patrimonio storico dei singoli associati, per avere una chiave unica di testimonianza fra innovazione e tradizione e raccontare al meglio l’evoluzione sociale, economica e politica del Paese. Questa la proposta lanciata da Poste Italiane in occasione del seminario annuale di Museimpresa, l’associazione italiana degli archivi e dei musei di impresa, ospitato lo scorso 15 ottobre presso il CuBo, il museo storico della Unipol a Bologna, presieduto da Giulia Zamagni. All’appuntamento è stato dedicato un approfondimento all’interno del TG Poste.
Oltre 100 soci: Poste Italiane in prima fila
La grande sfida di Museimpresa è quella di salvaguardare la storia e la memoria delle aziende italiane, perché siano allo stesso tempo testimonianza e guida. Poste Italiane è uno dei 100 soci della struttura fondata a Milano nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria. Una rete unica a livello europeo che si pone come obiettivo quello di salvaguardare la memoria dell’industria italiana e valorizzare le testimonianze di una straordinaria capacità manifatturiera che è motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile.
L’archivio storico di Poste Italiane
Poste Italiane contribuisce a Museimpresa mettendo a disposizione il proprio archivio storico, una ricchissima collezione di foto, filmati, documenti storici e pubblicazioni che racconta una storia iniziata il 5 maggio del 1862 e che da allora accompagna la trasformazione storica, economica, sociale e culturale del Paese. Consultabile su appuntamento, l’archivio storico di Poste Italiane è un pezzo della vita italiana. La sede di Roma ha uno spazio espositivo contemporaneo che accoglie una selezione di oggetti simbolo nella storia dell’azienda e del Paese, visitabile su appuntamento. Periodicamente, l’azienda organizza anche alcuni open day per dare la possibilità a tutti i cittadini di scoprire il legame forte che c’è fra la storia di Poste Italiane ed i momenti chiave che hanno segnato quella del nostro Paese.
Tradizione e futuro per la ripartenza
Al centro del dibattito, presieduto dal presidente di Museimpresa Antonio Calabrò, il tema chiave della conservazione e della valorizzazione della memoria e della tradizione delle aziende italiane, per guardare al futuro ed alla ripartenza nel contesto di un nuovo sviluppo sostenibile. In questo quadro, il ruolo degli archivi e dei musei di impresa è fondamentale, proprio perché, come spiega Calabrò: “Dentro di essi c’è la testimonianza di una sapienza, di una cultura politecnica: un umanesimo industriale radicato nel tempo che funziona da leva di innovazione. Archivi e musei non sono un racconto e basta; sono un racconto con una stretta funzione aziendale. Noi siamo donne e uomini d’impresa, non solo custodi dei musei”. Non a caso per unire iniziative e attività legate alla ricorrenza la scelta è caduta su una frase del compositore Gustav Mahler, ovvero “La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri”. Tutta la storia dell’impresa italiana è fatta in fondo di piccoli cambiamenti, miglioramenti e progressi.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.