Sempre più sostenibile, giovane e digitale: Poste Italiane si conferma una delle aziende più moderne del Paese. Tra le sfide di cui sarà protagonista il più grande datore di lavoro d’Italia (con oltre 125mila addetti), c’è sicuramente la staffetta generazionale che farà sì che il 25% della forza lavoro sarà rinnovata di qui al 2024, secondo quanto previsto dal piano “24Sustain&Innovate”. A parlarne è Il Sole 24 Ore che, nella sua edizione digitale, chiarisce le cifre che sottendono al grande progetto: “Il turn over fisiologico e le uscite per pensionamento e prepensionamento riguarderanno quasi 30mila persone – si legge – e creeranno nuove opportunità di assunzione, con l’obiettivo di portare nella società un’iniezione storica di nuove competenze sul digitale, sulla sostenibilità e sulla finanza”.
Le caratteristiche anagrafiche
Questo ricambio contribuirà a una evidente riduzione dell’età media e a un ulteriore aumento della quota di donne, che passerà dall’attuale 55% al 56% nel 2024. È, questo, uno dei tasselli del change management del gruppo, che emerge quando si parla del tema della sostenibilità. Il Sole 24 Ore chiarisce che anche il settore della consulenza finanziaria verrà implementato, visto che nel 2024 gli specialisti di Poste Italiane diventeranno 10mila, rispetto agli 8 mila attuali. Un’altra area in forte espansione sarà quella relativa al contrasto alle frodi sulle carte e sui pagamenti digitali, ambito nel quale Poste sta preparando l’ingresso di 20 nuovi giovani stagisti. Il digitale è per Poste una leva fondamentale.
Investimenti in formazione
Il quotidiano economico ricorda come, lo scorso anno, ogni dipendente di Poste abbia svolto in media 46 ore di formazione, quasi il doppio di quelle del 2018. I quadri sono arrivati a 92 ore. L’articolo riporta inoltre le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, il quale si è detto convinto “di poter affrontare e vincere le sfide sullo sviluppo sostenibile, attraverso il dialogo continuo con gli stakeholder”. Nel pezzo si legge ancora che, per l’AD di Poste “è importante agire e non attendere, se vogliamo davvero costruire un nuovo modello di sviluppo per la tutela dell’ambiente, degli interessi collettivi e per il governo di impresa, creando valore condiviso per il Paese”.
Leader nella sostenibilità
D’altronde, l’ingresso nei più importanti indici di sostenibilità, dimostra il successo della strategia di Poste. Nell’indice Euronext Vigeo Eiris, Poste Italiane è infatti diventata leader mondiale, su quasi 5mila aziende. Significative a tal proposito anche le parole di Giuseppe Lasco, Condirettore Generale di Poste Italiane, il quale ha aggiunto che “la leadership globale conquistata dall’azienda nel campo della sostenibilità, conferma la solidità del percorso intrapreso da Poste Italiane”. Il Sole 24, nel suo approfondimento, ha sottolineato infine che in tutto il Paese esistono oggi oltre 13mila uffici postali, i quali stanno affrontando un percorso di efficientamento energetico, con l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’abbattimento delle barriere architettoniche.