I centri commerciali italiani sono in lenta ma costante ripresa dopo la pandemia da Covid che per mesi ha imposto restrizioni. È quanto emerge dall’annuale ricerca dell’Osservatorio Confimprese Retail Real Estate, realizzata da Reno in esclusiva per Confimprese, sull’andamento dei centri commerciali in Italia
Reazione alla crisi
L’analisi dello scenario retail real estate italiano 2021 evidenzia il peso delle restrizioni sanitarie sul comparto ma anche come il settore stia reagendo alla crisi. I flussi di visitatori dei centri commerciali calano del 27% rispetto al 2019. Un calo che è generalizzato, e che, almeno in parte, è da attribuire al perpetuarsi delle limitazioni di spostamento che anche nel 2021 hanno ridotto i flussi dei centri. L’Osservatorio Reno registra tuttavia quattro nuove aperture che danno il segnale di una timida ripresa, ma che vengono controbilanciate da altrettante chiusure. Più positivi i numeri per il 2021-2023, quando si prevedono tre ampliamenti e dieci nuove aperture. Da sottolineare che il 40% delle nuove aperture a piano entro il 2023 sono nella citta’ metropolitana di Milano.
Nuova fase del ciclo di vita
Le dinamiche di sviluppo sono ancora rallentate e incerte e il settore fisiologicamente affronta una nuova fase del proprio ciclo di vita. Le chiusure, quindi, non vanno lette come semplice conseguenza del fenomeno pandemico, ma piuttosto come accelerazione di una fase di maturità del settore che porta all’uscita dal mercato, e spesso al cambio di destinazione, di strutture che avevano da tempo perso il loro ruolo originario. Il database Reno relativo alle strutture commerciali – centri commerciali, parchi commerciali e factory outlet center – conta 1.309 unita’ a ottobre 2021. I centri commerciali sono 996, frutto di un saldo neutro tra aperture e chiusure e dell’inserimento in database di 7 strutture di piccole dimensioni pre-esistenti, che escono dall’anonimato per entrare nel mirino dello sviluppo di retailer strutturati.