Sostenibilità è la parola chiave del settore del legno, emersa anche dall’assemblea di FederlegnoArredo, dove è stata presentata la survey “Legno-arredo italiano nella transizione ecologica”. Dall’attenzione al ciclo di vita dei prodotti in un’ottica sostenibile alla valorizzazione delle materie prime passando per il recupero di energia: sono questi alcuni dei focus su cui si è concentrata la survey, con lo sguardo rivolto soprattutto alle Pmi specializzate nell’export.
La sostenibilità guida le scelte aziendali
I dati emersi presentano una filiera del legno-arredo fortemente votata alla sperimentazione di nuovi materiali, con il 67% delle aziende che usa prodotti o semilavorati derivanti dal riciclo, mentre la stragrande maggioranza (81%) utilizza legname realizzato in maniera sostenibile, quota che sale all’89% se si considerano le aziende del legno. Durante la progettazione, la metà delle imprese punta sulla riduzione degli imballaggi e sulla riciclabilità dei prodotti, il 60% si approvvigiona con fonti energetiche rinnovabili, il 40% copre invece buona parte del proprio fabbisogno proprio con queste ultime. La scelta dei fornitori? Per il 56% delle imprese è fondamentale che tengano conto degli aspetti ambientali, mentre il 74% basa i propri approvvigionamenti sulla filiera corta, il famoso “chilometro zero”. Infine, il 44% ha attivato meccanismi per ridurre il consumo idrico.
Un decalogo per il settore
Così Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo: “Se la sostenibilità è già al centro di una filiera come la nostra, la transizione ecologica rappresenta per le singole aziende una svolta epocale. Non cogliere l’opportunità significherebbe autoescludersi dal mercato e le federazioni di categoria hanno un ruolo centrale in tal senso, per accompagnare tutti, specialmente le aziende più piccole, verso un modello pienamente sostenibile e circolare”. All’assemblea è stato inoltre annunciato il lancio di un decalogo di obiettivi green che la filiera dovrà perseguire, con l’ambizione di diventare una voce autorevole sul tema. In questo senso, l’appuntamento è per i primi mesi del 2022, quando saranno articolate le azioni da intraprendere e gli indicatori di avanzamento con cui monitorare il percorso in atto.