Reggio Emilia e Mantova sul podio delle province più green, dove si conferma prima Trento in sostenibilità. Palermo e Catania in coda: in sette degli ultimi dieci posti ci sono centri del Sud, con l’eccezione di Alessandria (102° posto su 105) e di Cosenza che risale al quarto posto. Proprio mentre è in corso la conferenza Cop26 a Glasgow, i dati della 28ª edizione del rapporto Ecosistema urbano, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, fotografano le performance green di 105 città capoluogo di provincia nel 2020, quando il Covid batteva più forte e il lockdown aveva ‘congelato’ gli spostamenti.
Le altre posizioni
I risultati dell’indagine, pubblicati dal Sole 24 Ore, sono al centro dell’evento ‘Città Italia’. La classifica generale, determinata dall’insieme di 18 indicatori di sostenibilità, conferma Trento al vertice, seconda Reggio Emilia (salita dalla quinta posizione e sempre in testa nelle piste ciclabili), terza Mantova. In una top ten monopolizzata da città medie e piccole del Nord la sola eccezione è Cosenza: quinta nel 2018, era ottava l’anno scorso, ma stavolta è addirittura quarta in particolare grazie al primo posto per basso numero di incidenti e acque depurate, il quarto per le isole pedonali, il quinto per la diffusione del solare termico e fotovoltaico su edifici pubblici e il nono per la ‘ciclabilità’. Chiudono la top ten Treviso, nona, e Ferrara decima, al comando nella raccolta differenziata con l’87,6% di rifiuti separati. In fondo alla lista, si rileva il quartultimo posto di Alessandria (con due rappresentanti del Centro, Massa e Latina, rispettivamente 98ª e 100ª) ma sette degli ultimi dieci capoluoghi appartengono al Sud. Di questi ben cinque sono siciliani.