Si sono distinte per strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e performance, internazionalizzazione e sostenibilità le 74 aziende italiane a cui Deloitte Private ha assegnato il riconoscimento della quarta edizione del “Deloitte Best Managed Companies Award” (BMC), premio istituito da Deloitte Private – la soluzione del network Deloitte rivolta alle PMI quotate e non, agli imprenditori, ai family office, agli investitori privati e ai Private Equity ed alle start-up – nell’ambito dell’iniziativa sostenuta da ELITE – il network e private market del Gruppo Borsa Italiana – Euronext.
La reazione delle aziende alla crisi pandemica
“Questa edizione del Best Managed Companies Award – afferma Ernesto Lanzillo, Partner Deloitte e Private Leader – come quella del 2020 si è svolta in un contesto di pandemia, con rilevanti ed eterogenee conseguenze sull’attività delle aziende italiane. Guardando al fatturato medio del 2020, secondo un’elaborazione di Deloitte Private su dati Istat, le imprese industriali italiane hanno registrato un calo dell’11,5%, mentre quelle di servizi del 12%. Invece, di fronte a una forte contrazione dell’attività economica e del fatturato, le aziende BMC risultano avere una performance migliore rispetto alla media delle imprese italiane, registrando un incremento medio del fatturato pari al 14,4%. Questo significa forte capacità di adattamento al contesto e reazione sia alla crisi pandemica sia a quella economica. In una sola parola: resilienza. Una qualità indispensabile per puntare sull’obiettivo della crescita a lungo termine”.
L’investimento in tecnologia e innovazione
“Rispetto ai nuovi paradigmi al centro del piano di rilancio Next Generation Eu – dichiara Andrea Restelli, Partner Deloitte e Responsabile del Best Managed Companies Award – come la digitalizzazione, la trasformazione tecnologica e la sostenibilità, le aziende vincitrici BMC si collocano già lungo questo percorso. Facendo tesoro dei propri valori fondanti e adeguando strategie e modelli operativi al nuovo contesto, sono predisposte per cogliere al meglio le opportunità offerte. Dall’analisi condotta sulle BMC, l’elemento maggiormente differenziante risulta essere l’investimento in tecnologia e innovazione (74%), che le posiziona in linea con le prospettive del NGEU. Questa rappresenta una componente strategica sia per il mantenimento della competitività attraverso l’innovazione, sia per l’evoluzione dei sistemi produttivi verso una maggiore sostenibilità”.
Le più virtuose sono le imprese medio-grandi
Le BMC di quest’anno presentano un buon equilibrio tra aziende di piccole e medie dimensioni e grandi imprese. Il 54% delle realtà aziendali premiate ha un numero di dipendenti fino a 249 e il restante 46% conta una forza lavoro che va oltre le 250 unità. Le aziende vincitrici si distribuiscono su tutto il territorio nazionale, con la seguente ripartizione: Nord Ovest 40%, Nord Est 32%, Centro 15%, Sud 13%. Il settore più rappresentato è quello dei Prodotti industriali e Costruzioni (29%), seguito da Consumer Products (26%), Technology (11%), Energia (8%), Retail (7%), Sanitario (3%), Oil & Gas (3%); il restante 13% delle aziende appartiene ad altri settori. Per quanto riguarda la tipologia proprietaria, il 43% delle imprese è a conduzione familiare, il 14% è partecipata da fondi di Private Equity mentre sono 6 le aziende quotate in Borsa.