Si è conclusa la nuova edizione del Crif Finance Meeting, che si è tenuto dall’8 al 12 novembre. Evento di riferimento del mercato finanziario italiano da dieci anni, ha visto la partecipazione di Poste Vita, con il suo Amministratore Delegato Andrea Novelli, che nella seconda giornata del programma è stato uno degli speaker nell’incontro dal titolo “Assicurare la ripresa: ruolo e aspirazioni del settore assicurativo nel mondo che verrà”. “Mi fa piacere parlare di come vediamo evolvere il mercato Vita, dove siamo leader e abbiamo un’esperienza importante”, ha detto l’AD nel corso del suo intervento. Novelli ha spiegato di far riferimento “al modo in cui investiamo e dovremmo investire pro futuro i risparmi che i nostri clienti ci affidano”, aggiungendo poi di credere che “la consulenza sia l’unico modo per collocare un prodotto assicurativo”.
Soluzioni multi-ramo
“In Consulenza cerchiamo di proporre ai clienti soprattutto soluzioni multi-ramo, che combinino una componente a capitale garantito con una che consente ai clienti di beneficiare dei rendimenti di mercato, mantenendo però un profilo di rischio e una volatilità ancora molto contenuto – ha proseguito l’Amministratore Delegato di Poste Vita – Noi sentiamo la responsabilità di lavorare tutti i giorni per spiegare agli italiani l’importanza di proteggere i rischi in un momento in cui almeno c’è un po’ più di percezione di questa rilevanza”.
Nel segno della semplicità
Novelli ha fatto notare come Poste Vita abbia “la fortuna di interagire con un milione di persone al giorno nei luoghi fisici, oltre ad avere sei milioni di interazioni ogni giorno nei canali digitali”, motivo per cui vede “buona parte dell’Italia quasi tutti i giorni”. In funzione di questo alto numero di interazioni, Novelli ha evidenziato l’approccio utilizzato: “Senza avere necessariamente l’obiettivo di vendere un prodotto assicurativo, qualsiasi motivo abbia portato il cliente interagire con noi, gli spieghiamo l’importanza della protezione”. In conclusione, l’AD di Poste Vita ha guardato al futuro: “C’è un approccio che secondo me possiamo sviluppare ancora di più dal punto di vista dei prodotti: possiamo diventare più semplici e più comprensibili con delle forme di prodotto che chiamiamo modulari, che si evolvono man mano che la vita e i bisogni dei clienti si evolvono”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.