La situazione economica in Italia, rispetto a un anno fa, è migliorata secondo il 44% dei “bancarizzati” e il 52% degli “investitori”, contro il 9% e il 14% rispettivamente della rilevazione di marzo 2021. Stesso discorso per quanto riguarda la situazione economica dell’Italia tra un anno: il fronte dei bancarizzati ottimisti passa dal 33% di marzo al 48%, mentre nel segmento degli investitori dal 40% si sale al 54%, spiega l’Osservatorio semestrale di Anima, secondo il quale “dopo tanti mesi di incertezza, i timori per la pandemia stanno rientrando”.
Il rischio della pandemia
Alla domanda su quali rischi, tra quelli che gli esperti ritengono in grado di peggiorare nel medio termine la vita delle persone, si considerino più gravi, scende infatti dal 68% al 47% la percentuale di ‘bancarizzati’ che ha risposto le “pandemie/malattie infettive”; dal 59% al 52% chi ha risposto “disoccupazione/recessione”. Al contrario, si riscontra un balzo per quanto riguarda la percezione dei rischi legati al “cambiamento climatico”, in quanto la percentuale nel segmento dei bancarizzati sale dal 29% al 37%. Anche nel segmento degli investitori si riscontra la stessa tendenza: le pandemie/malattie infettive passano dal 67% al 49%, la disoccupazione/recessione dal 54% al 48% e per quanto riguarda il cambiamento climatico dal 27% al 38%, conclude l’Osservatorio semestrale di Anima.