La bellezza e l’arte hanno sempre accompagnato la storia di Poste Italiane. Non solo perché spesso moltissimi capolavori della nostra architettura e moltissimi grandi nomi dell’arte sono stati riprodotti su annulli filatelici e cartoline, ma anche perché moltissime sedi di Poste Italiane in giro per l’Italia si trovano all’interno di palazzi storici ricchi di capolavori.
Nel nome dell’arte
È il caso, per esempio, delle Poste di Bergamo, la cui sede si trova in un antico palazzo opera dell’ingegnere architetto Angiolo Mazzoni. Lo scorso 14 novembre, Poste Italiane ha voluto imprimere un segno forte alla ripartenza post pandemia organizzando insieme col Fai (Fondo Ambiente Italiano) una visita guidata dello storico palazzo, con una straordinaria apertura al pubblico. L’occasione è stata quella della celebrazione dei sessant’anni dalla morte del pittore Mario Sironi, sepolto proprio in terra orobica, a cui fu affidata a suo tempo la decorazione, con due opere, della sala di accettazione telegrammi. Dunque, è stata l’occasione per il pubblico di poter ammirare gratuitamente le opere di Sironi ed altri capolavori contenuti nel palazzo storico.
Annulli speciali
Poste Italiane ha celebrato l’evento con un annullo speciale e la realizzazione di due cartoline filateliche, che riproducono rispettivamente una foto storica del palazzo (reperita direttamente dall’Archivio Storico di Poste Italiane) e una moderna che evidenzia la statua di San Cristoforo.
Il connubio speciale
Nel corso del servizio che il TG Poste ha dedicato all’evento, è stato intervistato Claudio Cecchinelli, capodelegazione del Fai di Bergamo presente all’evento: “La bellezza accomuna il Fai (che ogni anno organizza le Giornate di Primavera con apertura di musei e siti storici, ndr) e Poste Italiane: entrambi siamo legati a tutto quello che di bello è stato realizzato nel Paese. Senza Poste Italiane non ci sarebbero straordinari capolavori d’arte. È stata una occasione unica ed è stato molto bello lavorare insieme con Poste Italiane per far scoprire alle persone la bellezza della filatelia e quella dei capolavori dell’arte italiana”.