Poste Air Cargo taglia il traguardo dei 40 anni, un’occasione per fare il punto con l’Amministratore Delegato della compagnia aerea Rosario Fava, che analizza gli effetti della pandemia sul trasporto aereo di Poste Italiane e le prospettive per il futuro “sempre più competitivo”.
Dottor Fava, la Compagnia si appresta a celebrare 40 anni dalla sua fondazione, con una storia fatta di alti e bassi, fino al rebranding e alla riconversione nel 2019 nel solo trasporto postale e cargo, che segna il rilancio della compagnia che ha chiuso il bilancio con un utile di oltre 1,8 milioni di euro, più che quadruplicato dai 387mila euro di profitto dell’esercizio precedente. Quali sono i fattori che hanno contribuito a rendere Poste Air Cargo un caso di successo davvero unico nello sfortunato panorama del trasporto aereo italiano?
“La chiave dei risultati positivi raggiunti negli ultimi anni da Poste Air Cargo si riassume nella rifocalizzazione della compagnia sulla mission propria del Gruppo Poste Italiane: la logistica di posta e pacchi. Negli anni l’Azienda aveva cercato con scarsi risultati altri spazi di sviluppo in business che non avevano coerenza con il ruolo di una compagnia aerea di un operatore di logistica quale Poste Italiane; era giunto il momento quindi di progettare e realizzare la riorganizzazione industriale che avrebbe portato il vettore a dedicarsi al trasporto aereo delle sole merci. Questo processo di riconversione industriale si è concluso nel 2018. A giugno di quell’anno è stato dismesso il settore del trasporto passeggeri, così Poste Air Cargo si è trovata pronta a cogliere le opportunità offerte dal forte incremento del volume dei pacchi e dalla richiesta di servizi next day. Con lo sviluppo dell’e-commerce e il cambiamento delle abitudini di consumo degli italiani Poste Air Cargo è diventato un asset importante della rete logistica postale necessaria a garantire servizi omogenei di recapito su tutto il territorio italiano, comprese le aree più difficilmente collegabili come le isole e il sud Italia. Il processo di riconversione ha consentito alla compagnia di svolgere un ruolo importante in termini di continuità dei servizi ulteriormente rafforzato con l’insorgenza di un evento epocale e imprevedibile quale la pandemia. Dopo quarant’anni Poste Air Cargo ha ritrovato le sue radici, è molto più simile a quell’azienda “Mistral Air” che fu costituita nel 1981 proprio per effettuare voli cargo…”.
Di recente Poste Air Cargo ha ampliato il proprio raggio di azione espandendosi sul network internazionale nel mediterraneo. Quale il motivo di questa scelta, i primi risultati e i quali sono i prossimi sviluppi previsti in questa direzione?
“Poste Air Cargo, ha intrapreso un percorso di differenziazione del business introducendo, oltre al consolidato network al servizio della logistica di Poste, servizi cargo charter e di linea che il mercato ha dimostrato di apprezzare. In particolare, dopo lo “start up” del collegamento regolare da Fiumicino a Tel Aviv, a partire da Ottobre PAC raddoppierà i collegamenti introducendo una rotazione aggiuntiva da Malpensa a supporto dell’export italiano. I risultati incoraggianti e l’attuale situazione di mercato suggeriscono di pianificare ulteriori collegamenti dall’Italia verso il bacino del Mediterraneo ed in particolare verso l’Egitto. Durante quest’anno PAC ha anche ampliato la propria presenza sul mercato charter effettuando numerose connessioni ad hoc a supporto di diversi segmenti merceologici entrando tra l’altro nel trasporto di valori, animali vivi (cavalli da corsa), componenti automotive (incluso il motor sport)”.
Qual è l’apporto professionale specifico che in particolare piloti e manutentori contribuiscono a dare nella logistica?
“Piloti e manutentori aeronautici si inseriscono nel ciclo produttivo del comparto logistico del Gruppo, contribuendo attivamente alla regolarità e puntualità del servizio, garantendo gli alti standard di qualità di Poste Italiane. L’aeromobile, pilotato e manutenuto dal personale Poste Air Cargo, è il mezzo che soddisfa la richiesta di rapidità nello svolgimento del servizio, requisito fondamentale per essere al passo con i tempi”.
Avete avviato la certificazione per il trasporto dei farmaci: è un’operazione che si inserisce perfettamente nell’ambito della strategia sociale dell’Azienda. In che modo a suo avviso Poste Air Cargo contribuisce al sostegno e allo sviluppo del Paese, che è uno degli obiettivi più importanti del Gruppo?
“Nello scenario pandemico attuale la scelta di PAC è dettata, da un lato dalla volontà di offrire un ulteriore servizio di distribuzione farmaci e vaccini nel rispetto dei massimi standard di trasporto di settore, integrando così i servizi attualmente svolti dal Gruppo, in linea con quanto previsto dalle GDP di settore e, d’altro canto, di supportare il comparto farmaceutico italiano che esporta dal nostro Paese non avendo attualmente accesso a connessioni aeree dirette verso destinazioni che rientrano nel raggio di azione della nostra flotta, come per esempio Israele”.
Cosa pensa ci sia nel futuro di Poste Air Cargo?
“Poste Air Cargo deve innanzitutto consolidare la sua posizione sul mercato del trasporto aereo merci a livello internazionale e diventare sempre più competitiva nei settori specialistici che per ragioni di sicurezza, velocità, puntualità e affidabilità richiedono il ricorso al più costoso trasporto per via aerea. In coerenza con la sua nuova mission, l’azienda dovrà essere pronta, con competenza efficienza e flessibilità, a supportare lo sviluppo della logistica dei pacchi di Poste Italiane sia a livello nazionale che internazionale”.