“Nell’ultimo anno abbiamo lavorato duramente e compiuto rapidi progressi nell’integrazione della sostenibilità nella nostra organizzazione”. Con queste parole Massimiliano Riggi, Responsabile Investor Relations di Poste Italiane, ha aperto il quarto e ultimo Focus Group della quinta edizione del Multistakeholder Forum. “Tra i risultati che abbiamo raggiunto – ha proseguito Riggi – possiamo citare la pubblicazione del primo bilancio integrato di sostenibilità e l’inclusione nei principali indici di sostenibilità” tra cui gli indici Dow Jones Sustainability, Ftse4Good, l’indice Bloomberg sulla parità di genere. “La sostenibilità è nel Dna di Poste Italiane: se in quasi 160 anni di storia non fossimo stati sostenibili, non saremmo qui oggi”, ha aggiunto il Responsabile Investor Relations del Gruppo. “Siamo un caso unico in cui la sostenibilità è una componente integrata nell’intera attività di business e abbraccia sia i processi sia le strategie”.
Il ruolo di Poste
Gli obiettivi finanziari e non finanziari sono per Poste intrecciati e il successo dell’Azienda dipende dalla capacità di rispondere all’evoluzione dei bisogni dei clienti. Riggi ha ricordato il ruolo di Poste nella digitalizzazione del Paese nonché il ruolo di pilastro strategico durante l’emergenza sanitaria prima con la vicinanza al territorio con l’apertura degli Uffici Postali nelle zone rosse e poi con la piattaforma messa a disposizione delle Regioni durante la campagna vaccinale. Riggi ha concluso ricordando che la strategia di sostenibilità “non è statica” ma include l’ascolto e il confronto costante con gli stakeholder. “Poste italiane ha sempre garantito il risparmio degli italiani con la sicurezza e la competitività dei prodotti finanziari. La fiducia è la nostra guida, che ci ha garantito una performance positiva della profittabilità sul lungo termine”.
I pilastri di Bancoposta Fondi SGR
Prendendo la parola, ‘Amministratore delegato di Bancoposta Fondi SGR, Stefano Giuliani, ha evidenziato l’impegno di BancoPosta Fondi SGR nell’integrazione dei criteri ESG nei tradizionali processi finanziari. “Il settore finanziario – ha ricordato Giuliani – può aiutare la crescita economica dando un contributo allo sviluppo sostenibile del Paese”. Il Gruppo Poste ha sviluppato le proprie politiche identificando cinque pilastri fondamentali su cui fondare la strategia di investimento implementata da BancoPosta Fondi SGR: esclusione (degli emittenti che violano i principi umanitari fondamentali), il monitoraggio (tramite l’analisi degli emittenti, sia governativi che societari, per ottenere portafogli globali rispettosi dei criteri ESG), la gestione di settori e temi sensibili (per limitare i rischi che possano ledere la performance di portafoglio e aspetti ambientali e sociali di interesse collettivo), l’engagement (per sensibilizzare gli emittenti a un’adeguata gestione dei rischi ESG esistenti) e i prodotti ESG. Su quest’ultimo punto, BancoPosta Fondi SGR, ha spiegato Giuliani, “vanta all’interno della propria offerta prodotti i cui investimenti sono orientati verso asset con spiccate caratteristiche di sostenibilità”. Tra questi: BancoPosta Selezione Attiva, Bancoposta Azionario Euro, BancoPosta Universo 40, BancoPosta Universo 60, BancoPosta Focus Ambiente 2027.
Previdenza sostenibile
Analoghe strategie guidano anche il ramo dei servizi assicurativi del Gruppo Poste Italiane, come sottolineato da Alberto Luchini, Responsabile Investimenti di Poste Vita, che ha evidenziato come il Multistakeholder Forum rappresenti “un collegamento molto importante con i nostri partner per condividere obiettivi, visioni e linee guida”. In coerenza con la strategia di sostenibilità di Poste Italiane, Poste Vita adotta una politica di investimento responsabile che descrive l’approccio seguito nella gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori ESG all’interno dei tradizionali processi di investimento. Tale scelta deriva dalla convinzione che valutare rischi e opportunità ESG consente di influenzare positivamente la gestione dei portafogli di investimento e dare, allo stesso tempo, una risposta concreta ai bisogni sociali e ambientali espressi dalla società. “Poste Vita – ha sottolineato Luchini – è consapevole di quanto la sostenibilità sia al centro dei processi di decision making” e di cosa significhi “integrare i criteri ESG nei processi previdenziali per ridurre i rischi e rafforzare i principi dell’integrità e della trasparenza”. “Le conseguenze dirette dell’integrazione dei principi ESG – ha aggiunto Luchini – comprendono l’applicazione di una policy di investimenti responsabili, che indichi le principali azioni da portare avanti per i nuovi investitori, offrendo strumenti specifici per integrare i criteri ESG nella tradizionale offerta di prodotti previdenziali”.