Poste Italiane prosegue il percorso di trasformazione digitale in collaborazione con il mondo accademico. Dopo le ultime challenge messe in campo con il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano per immaginare scenari di sviluppo futuri, protagonisti della nuova sfida circa cento studenti del corso magistrale di Data Science dell’università La Sapienza di Roma ed esperti di tecnologia e innovazione dell’azienda coinvolti in un training camp di tre giorni per sviluppare progetti di business innovativi basati sull’utilizzo dei big data.
Poste Italiane punta sul futuro con i big data
L’obiettivo dell’iniziativa è proseguire la collaborazione con il mondo accademico coinvolgendo le nuove professionalità del futuro per favorire in Poste Italiane lo sviluppo di una cultura dell’innovazione sempre più “data driven”. Si tratta di un approccio evoluto che valorizza e sfrutta i big data in modo strategico per migliorare i processi decisionali e cogliere nuove opportunità di business. Un percorso di trasformazione che prevede non solo l’apertura verso nuovi scenari tecnologici, ma che richiede anche lo sviluppo e la diffusione della cultura del dato da parte di tutti e a tutti i livelli professionali.
Object Detection per rilevare la popolazione nelle aree urbane
I giovani studenti del corso di Data Science si sono cimentati su due progetti di “frontiera” basati sull’utilizzo dei big data per sviluppare soluzioni e servizi innovativi. Il primo progetto presentato utilizza la cosiddetta tecnologia della “Object Detection”, un sistema che effettua il rilevamento degli oggetti attraverso l’analisi dei dati delle immagini nel campo della “Computer Vision” o visione artificiale, un ambito disciplinare che studia algoritmi per permettere ai computer di riprodurre le immagini dell’apparato visivo umano. Nello specifico è stato ipotizzato un modello che permette di rilevare la popolazione residente in una determinata area urbana attraverso una sequenza di immagini satellitari delle diverse tipologie di edifici presenti nella zona.
Smart City e i big data di Poste Italiane
La sostenibilità fa parte oramai della mission di Poste Italiane, che si impegna a rendere il Paese un luogo migliore anche attraverso la progettazione della città dove tutti vivranno nel futuro, le cosiddette Smart City. Proprie su questo tema si sviluppa il secondo progetto su cui hanno lavorato gli studenti del corso di Data Science, che hanno proposto soluzioni per le smart city che utilizzano sia i big data di Poste Italiane già disponibili che quelli generati da ulteriori future soluzioni innovative. E sono davvero “big” i dati su cui Poste Italiane può contare come 35 milioni di clienti, 121 mila dipendenti, 28 mila portalettere dotati di palmare digitale, 33mila automezzi di cui 4 mila veicoli green, oltre a quasi 13.000 uffici postali.
Sfida digitale per il futuro di Poste
In questo scenario di grande evoluzione digitale, Poste Italiane, porta avanti la sfida dell’innovazione in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità e con l’impegno ad accompagnare la transizione digitale del Paese. In questa direzione sono numerosi i servizi e le iniziative messe in campo nei diversi filoni di business. Nel mondo dei pagamenti ad esempio l’azienda ha orientato tutti gli sforzi per offrire servizi tramite app e web. Digitalizzazione e innovazione anche per logistica, dove l’azienda è protagonista di un percorso di rapida crescita e sviluppo per disegnare la logistica del futuro. In questo ambito l’azienda ha già messo le basi con diversi servizi innovativi come i locker della rete punto poste, armadietti automatizzati per la consegna e il ritiro di pacchi tramite l’utilizzo dellApp Ufficio Postale o il palmare portalettere che permette di portare a domicilio molti servizi dell’ufficio postale. Anche sul fronte del risparmio molte novità con la possibilità di aprire direttamente online un conto Banco Posta o un libretto Smart, o risparmiare con un piano di accumulo tramite la nuova funzionalità salvadanaio dell’App Banco Posta.