La rinascita dopo la crisi della pandemia si poggerà sempre di più sulla capacità di mettere a sistema modelli di crescita integrati, frutto di competenze trasversali, ispirati nella stessa misura alle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, ambientale, sociale ed economico, e sullo scambio e la collaborazione tra imprese, istituzioni, università e non profit, nella logica degli obiettivi delineati dall’Agenda ONU 2030. Sono queste le linee di tendenza emerse dai lavori dei vincitori del XIX Premio Socialis, il più longevo riconoscimento italiano alle migliori tesi di laurea in responsabilità sociale e sviluppo sostenibile, assegnato a Roma durante l’evento organizzato dall’Osservatorio Socialis, che ha introdotto il talk intitolato “Next generation: agire ESG per un futuro migliore”.
La piattaforma del volontariato d’impresa
Tra i protagonisti del talk, anche Massimiliano Monnanni, responsabile Rsi all’interno della funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo di Poste Italiane, che ha spiegato come l’Azienda declini la sostenibilità in ogni suo aspetto. “Poste è ai vertici di una serie di indicatori e tutto è anche merito di un coinvolgimento proattivo costante e partecipato dei nostri 130.000 colleghi – ha spiegato Monnanni – L’Amministratore Delegato Del Fante, pochi mesi dopo il suo ingresso in Azienda nel 2017, ha voluto una strutturazione e un’integrazione delle politiche di sostenibilità all’interno della strategia di business. Ciò che un tempo era una scommessa oggi è una realtà operativa, attraverso un lavoro che è stato fatto di coinvolgimento del territorio di tutti i nostri dipendenti e collaboratori”. Secondo Monnanni è stato un lungo lavoro, “che prosegue sempre attraverso una serie di attività di formazione online, e ora anche attraverso modalità innovative, come la piattaforma sul volontariato di impresa, che lanceremo nel mese di marzo prossimo”.
Sostenibilità a tutti i livelli
Tutte le strategie che l’Azienda promuove sia ai i massimi livelli sia nei livelli di middle management avvengono all’interno di un quadro di programmazione che è “definita” secondo il Responsabile RSI di Poste Italiane e che “prevede l’obbligo di integrare i temi ESG all’interno del business aziendale. E non è un caso che il nuovo programma di sviluppo di business dell’Azienda di sostegno e innovazione sia un programma che, in premessa e nelle sue linee di attività, richiama tutti i vari temi ESG”. In primis la sostenibilità ambientale: “L’Azienda ovviamente è un vettore fondamentale della logistica e in questo ruolo ha avviato e sta completando un processo di totale rinnovo della flotta aziendale e la neutralità in termini di emissioni”.