Secondo “la Bussola del Risparmio”, l’inflazione torna a minacciare l’economia dopo una fase di relativa tranquillità dovuta alle misure d’emergenza varate per contrastare la crisi seguita alla pandemia. Alcuni consigli per gli investitori e i risparmiatori arrivano da Orazio Di Miscia, responsabile analisi mercati e gestioni indirette di Poste Italiane.
L’aumento dell’inflazione
Si parte dal dato, ovvero i 32 trilioni di dollari immessi sul mercato dalle banche centrali, con una capitalizzazione delle borse mondiali aumentata di 60 trilioni. Ora però c’è da fare i conti con l’aumento dell’inflazione. Bce e Federal Reserve hanno cominciato dunque ad invertire la rotta. In particolare, la banca centrale Usa aumenterà i tassi del 3%. Di Miscia spiega: “A due anni dalla crisi, possiamo dire che gli stimoli monetari immessi sul mercato per far ripartire l’economia hanno dato i loro frutti e quindi non ci sono più i presupposti per proseguirli. Cosa attenderci ora? Che le banche centrali possano essere meno accomodanti. Non significa che alzeranno i tassi di interesse in maniera importante, come nel periodo pre-Covid, ma ci saranno politiche monetarie un po’ più restrittive, visto che l’economia è cresciuta del 4% in Europa e del 5% negli Usa”.
La risalita dei prezzi e i mercati azionari
Di Miscia spiega perché questa situazione era attesa e sarà temporanea: “I livelli dei prezzi sono aumentati, soprattutto perché c’è carenza di materie prime, per cui una offerta più bassa rispetto alla domanda: era lecito attendersi questa crescita come quella dell’inflazione. Sarà una crescita temporanea, ma per un tempo più lungo del previsto. I dati però ci dicono che tornerà a scendere in futuro”. E aggiunge: “Non possiamo abituarci all’idea di vedere performance a due cifre nei mercati azionari: quest’anno abbiamo visto crescite dal 15 al 20% ma non sarà più così”. L’economia continuerà a crescere anche l’anno prossimo, anche se a livelli più bassi e lo stesso faranno i mercati azionari. Sul mercato azionario, siamo quindi moderatamente positivi”.
Trend positivo anche per il 2022
Di Miscia sottolinea poi come il trend sarà comunque positivo anche per il 2022: “La BCE – spiega – sarà relativamente più accomodante rispetto alla Federal Reserve americana. L’economia è attesa ad una crescita di buon livello in Europa ed anche in Italia le prospettive saranno molto buone: siamo ancora nella fase di rimbalzo: dopo il 6% di quest’anno, in Italia prevediamo una crescita del 4%: un trend positivo causato anche da alcune misure in atto che continueranno a sostenere l’economia”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.