Il mercato distributivo dei video d’intrattenimento su internet in Italia vale più di 1,3 miliardi di euro in cui la componente principale (61%), ad oggi, è la spesa del consumatore. Un quadro completamente ribaltato rispetto a quattro anni fa, quando la componente Adv dominava il mercato accaparrandosi circa i due terzi del valore. A fruire digitalmente di contenuti video, infatti, sono 4 Internet user italiani su 5 (in aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2020) e 1 su 2 dichiara di farlo anche a pagamento. Queste alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Digital Content – School of Management del Politecnico di Milano, in occasione del convegno “Digital Video: la competizione si allarga!”.
Mercato in forte espansione
Si tratta, dunque, di un mercato ancora in forte espansione e che non ha terminato il suo percorso evolutivo; anzi, lo scenario continuerà a mutare in virtù di numerose sfide che i player del settore dovranno affrontare nel prossimo futuro. Alcune di queste sono di carattere endogeno, legate all’evoluzione dell’offerta e dei modelli di business, e allo sviluppo tecnologico. Ne sono un esempio il continuo ingresso sul mercato di nuovi player Ott generalisti, con un’offerta verticalizzata o l’ampliamento dell’offerta di player esistenti su determinati contenuti (come quelli sportivi).
Si rafforza l’intrattenimento
In più, evidenzia l’Osservatorio Polimi “assistiamo sempre più a un rafforzamento nel paniere di consumo dei video d’intrattenimento condivisi da social media e in particolare dei contenuti User Generated Content (Ugc): queste piattaforme si sono accaparrate sempre più spazio nelle preferenze degli italiani diventando – con la loro presenza sulle Smart TV – dei competitor sempre più diretti di broadcaster e Ott”.
Nuovi modelli di business
Infine, nascono nuovi modelli di business volti a riproporre la logica di programmazione lineare applicata alla distribuzione in streaming di contenuti audiovisivi e cresce anche l’attenzione alla User Experience (UX) con investimenti in contenuti interattivi, in esperienze personalizzate e in funzionalità di visualizzazione sociale e condivisa di un contenuto audiovisivo (co-viewing o social-viewing).
Il passaggio al nuovo digitale terrestre
Tra le variabili esogene, senza dubbio il passaggio al nuovo digitale terrestre per la trasmissione dei canali Tv sta portando a un rinnovamento del parco televisori degli italiani con la conseguenza di una più rapida diffusione sul territorio di Tv connesse e consentirà un cambiamento più repentino delle abitudini di consumo degli italiani verso un approccio di fruizione on-demand sulle piattaforme Ott.
Il lancio del 5G
Inoltre, il lancio del 5G, migliorando le performance di rete internet, contribuirà da un lato a rafforzare la fruizione digitale di contenuti video su dispositivi mobili, dall’altro a rafforzare le potenzialità e la diffusione del live streaming. “Il mercato digitale dei video d’intrattenimento è reduce da un biennio di forte crescita – accelerata anche dagli effetti dell’emergenza sanitaria – e si appresta ad attraversare quantomeno un altro biennio di grande trasformazione, dettata da una competizione sempre più aspra e allargata che ridisegnerà profondamente l’assetto di tutto il mercato” conclude Samuele Fraternali, direttore dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano.