È in corso a Palermo la prima edizione di “Aedi – Storytelling Fest”, rassegna di spettacoli teatrali, reading e mise en espace, con la direzione artistica di Salvo Piparo, ospitata all’interno dello Spazio Tre Navate dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo (via Paolo Gili, 4) fino al 30 dicembre. Il progetto, riconosciuto dal Ministero della Cultura e sostenuto con un contributo a valere sul FUS – Fondo Unico per lo Spettacolo dal vivo, sezione Festival, patrocinato dall’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, organizzato dall’Associazione Culturale Kleis, tesse le sue trame sui filoni della narrazione, della memoria e del linguaggio nelle diverse declinazioni artistiche e culturali.
Il programma
La rassegna di Palermo coinvolge artisti e professionisti della narrazione a vario titolo, spaziando dalla tradizione alla ricerca teatrale e puntando, soprattutto, alla custodia e alla trasmissione del patrimonio culturale e identitario dell’Isola, in primis quello immateriale dell’oralità. Da qui il titolo della manifestazione, Aedi, che si rifà anche nella veste grafica al cantore per eccellenza, Omero.
La poetica siciliana protagonista
Salvo Piparo, da tempo autore al servizio della ricerca antropologica popolare e tradizionale della narrazione, in questa circostanza firma anche la direzione artistica, chiamando a raccolta altri artisti con cui condividere, e nutrire, le chiavi della poetica di questa nostra terra raccontata, “cuntata”, interpretata o semplicemente evocata.Sul palcoscenico si alterneranno attori e non solo: Daniele Billitteri, Filippo Luna, Lello Analfino, Egle Mazzamuto, Ernesto Maria Ponte, Yousif Jaralla, Davide Enia, Lucia Sardo, Pietrangelo Buttafuoco e lo stesso Piparo.
Dar voce a diversi linguaggi
“Questo Festival della narrazione – dichiara Salvo Piparo – nasce dall’esigenza di riappropriarci dei nostri piaceri e dei nostri desideri. La pandemia ci ha costretti ad uno stile di vita caratterizzato dalle distanze e, in qualche modo, da muri virtuali che ci hanno allontanato dalla sostanza della vita sociale, fatta di parole scambiate e condivise. Il momento è ancora critico ma sono convinto che sia altrettanto forte la consapevolezza della necessità di ascoltare narrazioni, anche artistiche. L’attore fa questo lavoro sostanzialmente per condividere una storia con il prossimo, perché raccontarsi aiuta a metabolizzare sofferenze e momenti critici, oltre che a mantenere viva e vivida la memoria delle nostre radici culturali. In quest’ottica – conclude Piparo – ho voluto dar voce a diversi linguaggi che appartengono non soltanto agli attori, scegliendo professionisti che hanno contenuti da condividere e che sono in grado di rivolgersi ad un pubblico trasversale”. Aedi – Storytelling Fest si svolge in due momenti distinti: dal 20 al 23 con uno spettacolo al giorno (sempre alle ore 21.00); il 27, 29 e 30 dicembre, invece, in programma ci sono due appuntamenti diversi negli orari 17.30 e 21.00.