“Donne, la trappola invisibile”, il nuovo libro di Ileana Argentin

“Donne, la trappola invisibile” è il nuovo libro di Ileana Argentin uscito da pochi giorni. Al centro di questo libro, davvero singolare, c’è una galleria con sette quadri di donne diverse, per carattere, cultura, condizione personale e sociale, ma anche e soprattutto per età. L’autrice, Ileana Argentin, ne ha scelto una per ogni decennio, in un arco di tempo che va dai 10 ai 70 anni. Nel testo senza filtri prende forma un affresco sociale in cui si rispecchia il nostro tempo. Non si tratta di storie genericamente utilizzate in modo ideologico, bensì, ognuna delle donne in questo libro, raccontando sé stessa, diventa l’icona significativa di quell’essere donna, sempreverdi, uguale e sempre diverso.

Le storie di sette donne diverse

Non stupisce quindi che il libro sia capace di risvegliare tante emozioni e stimoli di riflessioni interessanti a tutte le età. Le storie di Viola e di Irene; di Anna e di Azzurra; di Paola, di Diana e di Giulia ci trattengono col fiato sospeso mentre entriamo in punta di piedi nelle loro vite, prese per mano da Ileana che non è solo l’autrice del libro, ma anche un vero e proprio filo di Arianna che ci aiuta ad orientarci nel labirinto dell’universo femminile.

Una proiezione che guarda lontano

Nessuna delle donne raccontate dall’Argentin desidera altro: essere riconosciuta come donna, essere presa in considerazione per le proprie capacità e per i propri talenti, in una proiezione che guarda lontano, ma che non dimentica mai il senso del presente in cui è radicata. Queste donne denunciano se serve, non si arrendono pur non ignorando i sottili e grandi ricatti. A 10 come a 30 e a 70 anni la donna, ancora oggi, stenta a tenere insieme libertà personale e affetti familiari e gli uni e gli altri possono entrare in competizione tra di loro e determinare una vera e propria conflittualità.

Il femminismo da terzo millennio

Le protagoniste del libro incarnano un femminismo da terzo millennio, a cominciare dalla legittima pretesa, vero e proprio diritto ad avere una vita affettiva piena ed intensa, da declinare insieme ai propri interessi culturali e professionali. L’autrice colora di tutte le tonalità del rosa le sue storie perché non esclude che l’essere “femmina” non possa convivere con l’essere donna.