È morto stanotte, all’età di 65 anni, David Sassoli: il presidente del Parlamento europeo era ricoverato per una grave forma di disfunzione del sistema immunitario.
Una vita tra giornalismo e politica
Tre mandati da europarlamentare, l’ultimo dei quali culminato con l’elezione a presidente dell’assise di Strasburgo, dopo una carriera da giornalista ricca di riconoscimenti e traguardi: David Maria Sassoli, nato a Firenze il 30 maggio 1956. La sua carriera come giornalista televisivo ha inizio nel 1992, come inviato di cronaca nel TG3 dove ha seguito per molto tempo gli avvenimenti riguardanti mafia, Tangentopoli e le inchieste sulle stragi italiane. In quel periodo collabora con i programmi di Michele Santoro Il rosso e il nero e Tempo reale. Nel 1996, sotto la direzione di Carlo Freccero, conduce la trasmissione pomeridiana Cronaca in diretta su Rai 2. Nel 1998 gli viene affidata la conduzione di Prima – La cronaca prima di tutto, rotocalco quotidiano del TG1. Nel 1999 entra nella redazione del TG1 in qualità di inviato speciale, e in seguito ne diviene conduttore dell’edizione delle 13:30 e successivamente di quella delle 20. Con l’avvento della direzione di Gianni Riotta, nel 2007 Sassoli diventa vicedirettore del telegiornale, nonché dei settimanali di approfondimento Speciale TG1 e TV7. Eletto nel 2009 parlamentare europeo per il Partito Democratico, ha svolto il ruolo di capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019. Si è ricandidato alle elezioni europee del 26 maggio 2019 con il PD nella circoscrizione dell’Italia centrale ed è stato nuovamente rieletto con 128.533 voti. Il 3 luglio 2019 viene eletto Presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire la carica, con 345 voti al secondo scrutinio, con il sostegno dei gruppi europeisti.
La reazione del mondo politico
Moltissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Sassoli: “Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano – ha scritto in un tweet la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico. I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David”. Si dice “triste e commosso” anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel che definisce Sassoli “europeo sincero e appassionato, ci manca già il suo calore umano, la sua generosità, la sua cordialità e il suo sorriso. Sincere condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari”. A nome del Consiglio, la presidenza francese esprime la sua profonda tristezza per la morte di Sassoli, ricordandone la dignità, professionalità e devozione”. “David Sassoli ci ha lasciato – dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni – Una notizia terribile per tutti noi in Italia e in Europa. Ricorderemo la tua figura di leader democratico ed europeista. Eri un uomo limpido, generoso, allegro, popolare”. Le bandiere dell’Unione Europea saranno tenute a mezz’asta presso gli edifici delle istituzioni europee a Bruxelles, in segno di lutto per la morte di Sassoli. Nella sede dell’Europarlamento nella capitale belga le bandiere a sfondo blu con le 27 stelle dorate sventolano a mezz’asta dalle 8.30 di questa mattina. Poco dopo anche la Commissione e il Consiglio Ue hanno fatto lo stesso negli edifici del quartier generale europeo.
Il ricordo di Mattarella e Draghi
Cordoglio anche dal mondo della politica italiana. “La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente – afferma in una nota il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo. Il suo impegno limpido, costante, appassionato, ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima, dando voce alle attese dei cittadini europei – prosegue il Capo dello Stato – Sassoli, con gli altri leader europei, ha saputo accompagnare una svolta decisiva per il futuro dell’Europa: dai diritti civili e sociali, al dialogo con gli altri Paesi, a partire dal Mediterraneo. Anche con l’impegno per la Conferenza sul futuro dell’Unione. Politico appassionato, leader leale, rigoroso, ha saputo nutrire con la sua cultura una iniziativa politica al servizio delle persone e delle istituzioni. Uomo del dialogo, ha fatto del metodo del confronto la cifra del suo rapporto con gli interlocutori, alla ricerca del bene comune. Qualità che aveva saputo esprimere anche nella sua attività di giornalista. Ai suoi familiari sono rivolti la vicinanza e il cordoglio di quanti lo hanno conosciuto e il sentimento di riconoscenza della Repubblica per la sua opera preziosa, espressione di intensa passione civile” conclude la nota del Quirinale. Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il suo “più sentito cordoglio per la morte del Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. “Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità” aggiunge Draghi. “Un uomo brillante, altruista, al servizio delle Istituzioni. Amava il suo Paese e credeva fortemente nei valori europei. La morte del presidente David Sassoli ci addolora profondamente” scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, mente il ministro della PA Renato Brunetta affida il suo ricordo a un tweet commosso: “Un profondo dolore. Ciao David”. Il ministro della Salute Roberto Speranza ricorda “il tuo sorriso, al tempo stesso gentile e determinato, rimarrà indelebile. Grazie di tutto”, come il sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola, che afferma: “Non ti dimenticheremo mai e proveremo a essere all’altezza della tua lezione politica e umana”.
Il saluto sui social
L’ultimo tweet sul profilo di David Sassoli era un omaggio a Silvia Tortora, anch’essa giornalista, scomparsa ieri della quale ricordava “la vita spesa per il garantismo, per la memoria del padre Enzo vittima di malagiustizia, per un Paese più maturo e più civile”. E sulla pagina Facebook di Sassoli, il suo staff poche ore dopo la sua morte ha voluto ricordare il giornalista e politico con un lungo e sentito post, con una sua foto sorridente:
Si può vivere e morire in tanti modi.
David Sassoli ha combattuto e lavorato fino all’ultimo possibile istante, informandosi, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili nonostante lo stato di salute sempre più precario, dopo la temporanea ripresa di qualche tempo fa.
Per il Presidente del Parlamento europeo, per il politico Sassoli, per l’uomo David nella sua dimensione privata, alla base di ogni azione, di ogni comportamento, di ogni scelta erano, assai ben saldi, i valori umani di riferimento: lealtà, coerenza, educazione, rispetto.
In questo momento così triste per tante e tanti cittadini italiani ed europei resta, intatta, la forza dei suoi insegnamenti e delle sue indicazioni: mai fingere, mai alimentare polemiche, spirali, pregiudizi, pettegolezzi, meschinità.
Principi personali così profondi da plasmarne, con tratto inconfondibile, anche la pratica e probabilmente la stessa teoria dell’agire politico.
Principi semplici quanto assolutamente inderogabili, da cui non deflettere in alcun caso.
Per nessun motivo.
Anche quando, recentemente, di fronte ai suoi gravi problemi di salute, si erano diffuse in rete deliranti malevolenze su Covid e affini, persino in quel momento la scelta di non replicare, di non inasprire i toni, gli era sembrata l’unica possibile.
Paradigma di stile, riservatezza, sobrietà.
E di una merce rara, nella temperie della politica contemporanea: l’autorevolezza. Politica e morale.
La fiducia che tante e tanti di voi riponevate in lui, se può esser di conforto, era ben riposta.
La stima nei suoi confronti, altrettanto.
Con David Sassoli l’Europa e l’Italia perdono un uomo delle istituzioni di primario livello, che credeva nella politica nella sua accezione più nobile, in un’Europa baluardo dei diritti e delle opportunità, nell’impegno a favore delle persone più deboli e indifese, nella lotta contro ogni forma di ingiustizia e prevaricazione, sempre con il sorriso.
Ecco proprio vedersi salutare con un sorriso, così come con questa lieta immagine lui saluta noi, è la cosa che forse maggiormente potrebbe fargli piacere.
Bello fossero tantissimi sorrisi.