Il mercato delle aste immobiliari in Italia riprende a crescere. Rispetto al 2020, anno in cui il mercato delle aste ha conosciuto un calo drastico, il 2021 ha registrato un aumento delle esecuzioni immobiliari dell’8,10%. Seppure non si sia ritornati ai livelli prepandemici, i dati presentati dal Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions nel suo “Report Aste 2021” sono comunque generalmente più alti di quelli dell’anno precedente. Le unità immobiliari oggetto di asta in Italia, nel 2021, sono state 126.083, per una media di 345 al giorno e 15 all’ora. Rispetto al 2019, però, il numero di esecuzioni rimane più basso del 38,8%.
Le regioni e le province con più aste
Dei 126.083 immobili in asta, oltre il 42,15% ricadono nelle regioni del Nord Italia, il 27,75% al Centro, il 14% al Sud e il 12% nelle Isole. Al primo posto per numero di esecuzioni nell’anno 2021, si conferma la Lombardia con il 18,63%, a seguire Sicilia (9,95%), Lazio (7,64%), Toscana (6,82%) e Veneto (6,72%). A scalzare Milano dal primato di provincia con il maggior numero di aste è la provincia di Roma, che ha registrato il 5% totale delle esecuzioni del 2021 in Italia.
Ancora poche le case all’asta
Appartamenti, monolocali, mansarde, attici, ville e villette ancora non ritornano ad essere la maggioranza degli immobili oggetto d’asta. Complice anche il blocco della giustizia dovuto alla pandemia, le esecuzioni di immobili residenziali rimangono solamente il 46,34% del totale. Nonostante ciò, il numero di case interessato dalle aste ha comunque registrato un rialzo del 35% rispetto al 2020. Ad aumentare sono invece negozi, uffici e locali adibiti ad uso commerciale. Questi, sommati ai capannoni industriali, commerciali e artigianali ed ai magazzini, superano il 22% delle aste del 2021. A seguire vi sono i terreni, agricoli ed edificabili, molti dei quali concentrati nelle aree di provincia, e tutta una serie di beni rinominati come “altro”: oratori, trulli, teatri, cinema, seggiovie, stabilimenti balneari, baite, discoteche, chiese sconsacrate.
Il valore degli immobili
L’88,96% dei beni posti in asta nel 2021 ha un valore base inferiore ai 250.000 euro. Questi però rappresentano solo il 37,39% del valore complessivo di tutti i beni oggetto di esecuzioni immobiliari nel 2021. Dei restanti lotti, il 9% ha un valore d’asta inferiore a 1.000.000 di euro, soglia superata solo dallo 2,04% degli immobili. Il dato indica che case, terreni e negozi sono spesso aggiudicati a valori inferiori rispetto al loro valore di mercato, creando un’ulteriore perdita di ricchezza.