La sfida vinta di Poste Italiane sul fronte della sostenibilità economica è un modello da portare ad esempio. L’impegno dell’azienda in quest’ambito è oggetto di un approfondimento del settimanale Famiglia Cristiana. Già oggi Poste Italiane possiede il parco veicoli più “verde” d’Italia: nei 750 centri di distribuzione sono infatti presenti attualmente 2275 fra automobili e furgoni, 1750 nuovi veicoli elettrici a tre e quattro ruote, a cui si aggiungono i primi 3.800 tricicli endotermici a basse emissioni. Ma l’obiettivo, come si legge nell’articolo, è molto più ambizioso, “più alto dei traguardi previsti lo scorso luglio dalla Commissione europea con il piano “Fit for 55”, che indica entro il 2030 la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990”. Il piano strategico 2024 Sustain & Innovate infatti prevede il 40% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2024 e il raggiungimento della carbon neutrality (neutralità del carbonio) già entro il 2030.
L’impegno dell’azienda
Un traguardo che Poste Italiane intende perseguire fino ad arrivare ad un obiettivo chiaro: sostituire l’intero parco veicoli con modelli di nuova generazione a propulsione impatto zero. “L’obiettivo prefissato – si legge su Famiglia Cristiana – è arrivare a 27.800 veicoli green entro il 2024, triplicando cioè gli attuali 5.800 veicoli elettrici, 7.200 ibridi e 14.800 a basse emissioni. Entro lo stesso anno saranno 800 i piccoli Comuni e 35 i centri storici delle città con recapito a “emissioni zero”. Intanto, saranno realizzati in tutto il Paese 4.100 punti di ricarica. Secondo le misurazioni degli impatti economici, ambientali e sociali che l’azienda genera nelle sue attività”.
Il valore aggiunto per la collettività
Ovviamente tutto questo comporterà notevoli benefici per l’utenza in primis e poi per la collettività. “Poste Italiane – prosegue l’articolo – ha quantificato che la nuova flotta verde produrrà un valore per la collettività pari a 25 milioni di euro in più rispetto all’uso della flotta tradizionale, di cui l’80% rappresentato da danni evitati grazie ai minori impatti ambientali della flotta green ed equivalente a 2.500 auto in meno in circolazione. Il restante 20% è rappresentato dalla somma di costi evitati grazie alla minore congestione stradale e alla maggior sicurezza dei nuovi mezzi, tra cui tricicli e quadricicli elettrici, essendo questi ultimi più piccoli rispetto ai veicoli tradizionali, ma dotati di un vano che aumenta la quantità di pacchi e lettere trasportabili”.
Gli esempi delle città pilota
Viareggio ed Imperia stanno svolgendo il ruolo di realtà pilota rispetto al progetto: in queste città il recapito della posta è infatti già totalmente verde attraverso la consegna con veicoli elettrici. Nei due centri Poste italiane ha realizzato anche un’importante infrastruttura di ricarica caratterizzata, oltre che da un 59 colonnine, anche da notevoli potenze disponibili per le ricariche per un totale di circa 290 kW. L’articolo riferisce poi dell’impegno di Poste Italiane sul fronte della decarbonizzazione degli immobili e della logistica con la realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici, attuato attraverso l’installazione di sistemi fotovoltaici nelle proprie strutture (centinaia di edifici di piccole dimensioni e su circa 25 edifici di grandi dimensioni con superficie disponibile per l’installazione superiore a 1000 metri quadri), reso possibile anche dall’accesso ai finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti.
Risparmio su gas e acqua
Ma non c’è solo questo: “L’azienda ha avviato inoltre – prosegue l’articolo – un programma di risparmio sui consumi di energia elettrica, gas e acqua di risparmio sui consumi di energia elettrica, gas e acqua. Oltre alla sostituzione di impianti obsoleti, il piano include interventi di efficientamento energetico negli uffici e nei centri di meccanizzazione postale con la realizzazione di duemila edifici “smart” attraverso l’installazione di strumenti che permettono la gestione in modo centralizzato e che taglierà 8 GWh di consumi. È prevista l’installazione di circa 150 mila plafoniere Led, delle quali 25 mila in edifici industriali”.