Il 2021 ha visto un aumento del 10% degli ettari di boschi gestiti in modo sostenibile (con un’attenzione sempre più forte verso la verifica degli impatti su fattori come acqua, suolo, biodiversità, stoccaggio dell’anidride carbonica e funzioni turistico-ricreative e culturali) e del 12,2% delle certificazioni di filiera (carta, arredo, imballaggi e fashion). È quanto emerge dai dati 2021 di Fsc Italia, organizzazione no profit che si occupa a livello globale delle attività forestali sostenibili.
L’interesse per la certificazione
Sono 75.213,99 gli ettari attualmente certificati secondo gli standard Fsc nel nostro Paese (su un totale di 11 milioni di ettari, dati Inventario Nazionale delle Foreste): l’aumento, rispetto all’anno precedente, sfiora il 10% e si tratta della percentuale più alta degli ultimi tre anni. Fra gli ultimi ingressi, anche foreste nel Sud Italia e nelle Isole, sia con proprietà pubbliche medio-grandi che con realtà private medio-piccole. “Accanto a realtà forestali più tradizionali, nel 2021 si è assistito ad un forte interesse per la certificazione Fsc da parte di realtà coinvolte nella sughericoltura, che possono contribuire a rendere più sostenibile non solo il settore vinicolo, ma anche quelli della moda e della bioedilizia”, conferma il direttore di Fsc Italia, Diego Florian.
Certificati di filiera
Sono aumentati del 12,2% nell’ultimo anno i certificati di filiera Fsc: al 31 dicembre 2021 sono 3.178 e fanno riferimento alla cosiddetta Catena di Custodia (CoC); l’aumento è stato più alto degli anni precedenti, quando si attestava intorno al 10%. Sono oltre quattromila in Italia i siti produttivi coinvolti e Fsc risulta essere il marchio di certificazione forestale più conosciuto – sottolinea l’organizzazione – con una brand awareness del 70%, cresciuta di dieci punti percentuali in quattro anni (fonte: Ricerca Globescan sul marchio Fsc, 2021).
I settori merceologici
I settori merceologici con i maggiori incrementi si riconfermano quello del packaging (1.210 certificazioni totali, +17% rispetto al 2020 e 176 nuove certificazioni); dell’arredamento per interni ed esterni (608 certificazioni totali, +14% in un anno e un record di 99 nuove certificazioni nel 2021), del tessile (130 certificazioni totali, +39,7% e un incremento di 37 unità rispetto al 2020). Nel 2021 sono state 111 le realtà che hanno usufruito della licenza a scopo promozionale dei marchi Fsc, con 28 nuovi contratti siglati e un incremento a valore del 44% rispetto all’anno precedente. Tra i settori maggiormente attivi si confermano l’agroalimentare, il retailer, la cosmesi, il settore parafarmaceutico, gli studi di consulenza e le Ong.
Il panorama mondiale
Sono poco più di 230 milioni gli ettari di foresta certificata Fsc nel mondo, in aumento di quasi 9 milioni rispetto al 2020; tra i Paesi con maggior estensione certificata troviamo Russia, Canada, Svezia e Stati Uniti; in Europa, oltre a Svezia, spiccano Polonia, Romania e Bulgaria, per un totale di oltre 56 milioni di ettari (un terzo dell’intera copertura forestale europea). Sono invece 1.810 i gestori, i proprietari e gli operatori forestali certificati nel mondo (+4%) in 82 Paesi; il numero dei certificati di Catena di Custodia sale invece a 50.185 (+12%), distribuiti in quasi 140 Paesi, con l’Italia che rimane al primo posto nei Paesi dell’Unione Europea per numero di certificati di filiera.