Arrivano le nuove regole sulla cassa integrazione ma varranno solo per le sospensioni dal lavoro richieste nel 2022 e non per quelle arrivate nel 2021 anche se riferite a periodi che cadono anche quest’anno. Lo chiarisce l’Inps in una circolare sugli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro nella quale si ricorda che l’importo massimo dell’assegno sarà per tutti pari a 1.199 euro mensili lordi senza le distinzioni previste fino all’anno scorso tra i livelli di retribuzione dei lavoratori sospesi.
L’ampliamento della platea
Ampliando la platea dei destinatari delle integrazioni salariali, la Legge di Bilancio 2022 – spiega il ministero del Lavoro in una scheda sulla circolare – estende la CIGO, la CIGS, i Fondi di solidarietà bilaterali e il FIS anche ai lavoratori a domicilio e agli apprendisti. Inoltre secondo le nuove regole sulla cassa integrazione, viene ridotta da 90 a 30 giorni l’anzianità minima di effettivo lavoro che i lavoratori devono possedere per poter beneficiare dell’integrazione.
Massimale unico
Per i trattamenti relativi a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2022, spiega, si introduce un unico massimale (per l’anno 2021, pari a 1.199,72 euro lordi (1.129,66 netti, ndr), annualmente rivalutato secondo gli indici Istat, che prescinde dalla retribuzione mensile di riferimento dei lavoratori. L’assegno sarà pari all’80% della retribuzione con il nuovo massimale dato.