La volatilità sui listini internazionali e l’inflazione sono i temi dell’approfondimento “La Bussola del risparmio” del Tg poste. Eletta Saverino, responsabile analisi economiche Bancoposta Fondi SGR, fa il punto anche in relazione all’attuale situazione geopolitica internazionale.
L’aumento dei tassi di interesse
Si parte dalla notizia che la Federal Reserve, ovvero la banca centrale degli Stati Uniti, ha annunciato l’imminente rialzo dei tassi di interesse che sarà seguito dalla riduzione del bilancio. “Queste misure – sottolinea Saverino – sono volte a ridurre l’inflazione ma creano incertezza nei risparmiatori, che si chiedono se il rialzo sarà più rapido, con quale frequenza e quale sarà il punto di arrivo. A questo si aggiungono le incertezze date dalla situazione geopolitica, che tornano alla ribalta ogni volta che la Russia si confronta con gli altri macroblocchi sul tema dell’energia. Il suggerimento è una gestione professionale, in grado di proteggere il portafoglio dalla volatilità ed anche proporre strumenti e leve da mettere in campo per sfruttare le opportunità che questa fase di mercato propone”.
La situazione in Europa
La responsabile analisi economiche di Bancoposta Fondi SGR disegna poi lo scenario in Europa: “Già a dicembre la BCE ha presentato il suo piano di rientro che copre il 2022, gradualmente sarà dunque ridotto l’acquisto di titoli sul mercato. Ciò avviene sulla base di uno scenario macroeconomico prospettico che gli ultimi dati sembrano confermare. Quello che possiamo aspettarci se parliamo di rialzo dei tassi è questo avvenga entro il 2023. I rischi sono marginali, cosiddetti di coda che si verificano quando l’inflazione non dovesse percorrere il percorso di rientro pianificato BCE oppure sulla base di spinte salariali che lasciano alta l’inflazione. In questo caso il rialzo dei tassi potrebbe verificarsi entro fine 2022”.
L’inflazione, “la più iniqua delle tasse”
Si parla poi dell’inflazione stessa, definita da molti “la più iniqua delle tasse”: “E’ considerata una tassa – spiega la Saverino – perché incide sul reddito delle famiglie, in particolare sul suo potere di acquisto. Ma non è solo aumento di prezzi. Essa ha infatti un potere redistributivo dai creditori ai debitori. Per questo si dice che chi ha un mutuo a scadenza a tasso fisso è agevolato: perché restituirà sempre la stessa cifra, ma che con l’inflazione vede diminuito il potere reale. Il creditore riceverà sempre la stessa cifra, ma che appunto avrà un valore in termini reali minore”.
Qui sopra, il servizio del Tg Poste.