Il 2021 è stato un anno positivo per l’export italiano. Stando ai dati diffusi dall’Istat, l’export risulta in forte espansione (+18,2%) e sale a livelli superiori a quelli del 2019 mentre l’import è aumentato del 24,7%. Nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,4%, l’import del 7,5%.
I prodotti più esportati
L’export italiano è trainato soprattutto dall’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+26,0%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+14,7%), prodotti petroliferi raffinati (+70,5%), sostanze e prodotti chimici (+19,0%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+19,5%). Solo l’export di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici è in diminuzione (-2,2%). La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +1.103 milioni di euro, in calo rispetto a dicembre 2020 (+6.790). L’avanzo commerciale si porta a +50.416 milioni (da +63.289 del 2020) mentre l’avanzo dell’interscambio di prodotti non energetici raggiunge +89.452 milioni (era +85.656 nel 2020).
Chi acquista i nostri prodotti?
Le esportazioni italiane sono state rivolte soprattutto verso Stati Uniti (+32,5%), Germania (+18,1%), Francia (+15,3%), paesi Opec (+32,0%) e Belgio (+31,4%). Su base annua, l’export registra una forte crescita (+16,2%), sostenuta soprattutto dal commercio con i paesi dell’area Ue (+20,1%) rispetto ai mercati extra Ue (+12,7%). A dicembre 2021 l’import registra un incremento tendenziale più marcato (+37,2%), che coinvolge sia l’area Ue (+31,5%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+45,9%). Nel complesso del 2021, l’export registra una crescita più sostenuta verso i paesi Ue (+20,0%) rispetto ai mercati extra Ue (+16,3%).
La crescita dei prezzi
I prezzi dell’import nella media dell’anno scorso hanno visto una crescita del 9,0%. È la crescita la più alta dal 2005, ossia da quando è disponibile la serie storica dell’indice. Al netto dell’energia, i prezzi crescono in media d’anno del 4,7%.