In Italia il costo dell’acqua pubblica è tra i più bassi d’Europa, con una tariffa di 2,08 euro/m3, la metà per esempio di quella francese, a 4,08 euro/m3. Nonostante ciò quasi 6 italiani su 10 ritengono che l’attuale spesa in bolletta sia troppo onerosa, con il 90% dei cittadini che non è a conoscenza della tariffa reale e ne sovrastima il costo.
Solo 1 italiano su 3 beve acqua dal rubinetto
Questi i dati del sondaggio realizzato dall’Osservatorio della Community Valore acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti e che portano solo il 29,3% dei cittadini a bere abitualmente dal rubinetto. Una scelta cara se si pensa che 1 m3 di acqua di rete equivale a 2.000 bottiglie da mezzo litro e, dunque, la maggioranza degli italiani spende in teoria circa 2.000 euro per un m3 di acqua in bottiglia piuttosto che 2,08 euro di acqua dal rubinetto. Un’abitudine in controtendenza al Centro Nord, dove aumenta l’utilizzo della rete idrica pubblica. Questo accade nonostante la qualità dell’acqua di rete sia tra le più alte in Europa. Eppure, secondo il sondaggio che ha coinvolto 1000 cittadini, più della metà degli intervistati sarebbe disposta a sostenere un piccolo aumento in bolletta per rendere il servizio più efficiente e sostenibile. Un dato interessante, perché secondo l’Osservatorio Valore acqua un aumento delle tariffe di soli 10 centesimi a m3, pari a 8 euro in più all’anno per famiglia media ISTAT, si tradurrebbe in 900 milioni di euro addizionali di valore aggiunto e 400 milioni di investimenti aggiuntivi. Investimenti che oggi in Italia sono di 46 euro per abitante all’anno nel settore idrico, la metà rispetto a Francia e Germania e un terzo rispetto al Regno Unito.