Aumentano nel 2021 gli investimenti in digitale da parte dei retailer italiani, con un’incidenza sul fatturato che passa dal 2% del 2020 al 2,5% dello scorso anno. E Il commercio online è sempre più motore di crescita per il settore: pur rimanendo secondario al negozio fisico, in quanto genera solo il 10% degli acquisti a valore, rappresenta circa il 20% dell’incremento totale (online+offline) dei consumi. È la fotografia scattata dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
La presenza online
Otre l’85% dei primi 300 retailer italiani per fatturato è presente online, anche tramite modelli di vendita che integrano digitale e negozio fisico: i più diffusi sono click&collect (65%), ovvero, l’acquisto online con ritiro in regozio; reso offline degli ordini eCommerce (37%) e verifica online della disponibilità di prodotti in negozio (30%). “Se il 2020 è stato l’anno della presa di consapevolezza, il 2021 si è rivelato quello dell’azione: sono state infatti poste le basi per realizzare una trasformazione strutturale del Retail e gli investimenti online hanno spinto verso un miglioramento di attività e processi (interni e di front-end) per realizzare un nuovo modello di commercio”, sostiene la direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, Valentina Pontiggia.
Verso i modelli omnicanale
“L’e-commerce B2c non ha solo reso meno amara la crisi dei consumi durante la pandemia, ma ha anche generato nuovi equilibri tra online e offline”, spiega Pontiggia, sottolineando che “con il Covid-19, non sono cambiate solo le abitudini di consumo degli italiani, ma è anche maturata la consapevolezza delle aziende di quanto sia indispensabile fondare la propria strategia sull’integrazione e collaborazione tra fisico e online”. Di conseguenza, si va sempre di più verso modelli omnicanale.
Il negozio fisico
Il negozio fisico rimane il cuore pulsante della trasformazione attraverso soluzioni tecnologiche che favoriscano l’integrazione con lo shopping online, garantiscano il rispetto delle norme anti-contagio e semplifichino l’esperienza del consumatore. Tra le innovazioni più diffuse, i sistemi di prenotazione da remoto della visita in store, le piattaforme di gestione virtuale delle code, i chioschi digitali, i cartellini e le scaffalature smart, fino ad arrivare ai pagamenti digitali.
Back-end
I top retailer italiani sono impegnati anche sul fronte del back-end puntando sull’integrazione di dati e operations. Allo stesso tempo, sono state implementate innovazioni per ottimizzare le attività lungo la supply chain: il 13% dei retailer ha adottato soluzioni all’interno dei magazzini per automatizzarne la gestione e incrementarne le performance; il 9% ha potenziato i sistemi automatizzati di demand, inventory e distribution planning, per effettuare previsioni più accurate della domanda e semplificare l’intero processo distributivo.