Enea ha aderito alla campagna “M’illumino di meno” del programma Caterpillar di Radio2, con la diffusione sul proprio sito e sui social della guida in 20 punti per risparmiare sui consumi di energia e abbattere i costi in bolletta. “Bastano pochi gesti a costo zero per ridurre le nostre bollette. Ed è possibile ottenere risparmi ancora più importanti con altre azioni come la manutenzione degli impianti, il controllo e la regolazione costante della temperatura degli ambienti, la sostituzione di elettrodomestici energivori con modelli più efficienti fino alla coibentazione degli edifici, un intervento strutturale che oggi è a costo zero per il cittadino, grazie a detrazioni fiscali come il Superbonus 110%”, spiega Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento Efficienza energetica dell’ENEA.
Il vademecum taglia-bolette
- Utilizzare lampadine a risparmio energetico. La tecnologia LED permette un grande risparmio energetico in quanto, a parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine a incandescenza e alogene.
- Migliorare la coibentazione dell’abitazione. Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è un passo molto importante poiché riduce significativamente il fabbisogno energetico. La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%.
- Isolare tetto e soffitto. Un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di calore verso l’alto. Un investimento importante ma che offre notevoli vantaggi.
- Utilizzare serramenti a doppi vetri. Un altro passo molto importante per la coibentazione dell’abitazione, oltre alla realizzazione del cappotto, è la sostituzione dei vecchi serramenti, che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici.
- Ridurre l’utilizzo di acqua calda. Fare il bagno rispetto a fare una doccia implica un consumo di acqua di quattro volte superiore. Infatti il consumo medio di acqua per fare il bagno è di 120 -160 litri, mentre per fare una doccia di 5 minuti è stimato un consumo di 75-90 litri e per una di 3 minuti 35-50 litri.
- Preferire apparecchi elettronici di classe energetica superiore. I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici ed è grazie alla sostituzione di questi ultimi che si può ottenere una sensibile riduzione dei consumi energetici.
- Utilizzare ciabatte multipresa. Mediamente la televisione o qualsiasi apparecchiatura elettronica in stand-by, cioè con la luce rossa accesa, assorbe una potenza da 1 a 4 Watt (dipende da marca e modello). Se moltiplichiamo questo dato per 24 ore, risulta che sono stati consumati tra i 24 e i 96 Wh. Questo dato diventa impressionante se moltiplicato per l’intero anno, vale a dire cumulando un consumo inutile stimato tra gli 8.760 Wh e i 35.040 Wh e, se presenti in casa non solo il televisore in stand-by ma anche un lettore dvd, un decoder, uno stereo oppure un computer, la situazione risulta essere ancora peggiore. La soluzione a questo problema potrebbe essere quella di riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto se non utilizzati.
- Non lasciare la luce accesa inutilmente. Durante la sera è bene tenere accesa in casa solo la luce della stanza che si sta occupando e, man mano che ci si sposta all’interno dell’abitazione, è sempre buona abitudine spegnere la luce e tutti gli apparecchi elettronici che si stavano utilizzando. Durante il giorno invece è importante sfruttare al massimo la luce del sole, cercando di tenere il più possibile le luci spente.
- Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile. La realizzazione di un impianto che sfrutta le energie rinnovabili è molto utile nella produzione di energia elettrica o termica. Questi sistemi, se ben combinati tra loro, possono permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili.
- Effettuare la manutenzione degli impianti. È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente. Infatti un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare.
- Controllare la temperatura degli ambienti. Avere in casa temperature estive nella stagione più fredda è uno spreco, inoltre l’aria calda e secca nuoce alla salute. La normativa prevede una temperatura fino a 22°C, ma 19°C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario.
- Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti. È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. In un’abitazione efficiente, il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di confort anche nel periodo di spegnimento.
- Schermare le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
- Evitate ostacoli davanti e sopra i termosifoni e non lasciare le finestre aperte a lungo. Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore. È invece opportuno, inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento.
- Fare il check-up dell’immobile. La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (APE) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo perduto del “Conto termico”. È detraibile perfino il costo della consulenza.
- Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura. È indispensabile dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione automatica della temperatura che evita inutili picchi o sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico.
- Utilizzare valvole termostatiche. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni e consentono di non superare, negli ambienti dove sono installate, la temperatura media dell’intero appartamento, specie nelle stanze esposte a Sud.
- Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore. Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo.
- Sostituire la caldaia esistente con una caldaia a condensazione. Le caldaie a condensazione si distinguono dalle caldaie tradizionali perché raggiungono un’efficienza più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono.
- Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori. Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più.