Poste Italiane è tra gli sponsor dei CDP Europe Awards 2022 che hanno ospitato, in collaborazione con Euronews TV, leader politici e sindaci dell’Unione Europea, amministratori delegati, leader finanziari intervistandoli su come le loro ambizioni in materia ambientale siano abbinate a piani d’azione concreti e basati sulla scienza. Secondo gli esperti del CDP, l’associazione no profit Carbon Disclosure Project, le catastrofi climatiche peggioreranno se non si ridurrà il riscaldamento di 1,5° C, non si portino le emissioni a zero e non si salvaguardi la biodiversità.
Programma speciale
L’evento CDP ha celebrato le aziende e le città che stanno lavorando per raggiungere una maggiore sostenibilità e gli highlights sono stati trasmessi su Euronews. Le Ong di tutto il mondo hanno chiesto che la Terra diventi “positiva per la natura” entro il 2030, un obiettivo sostenuto dai leader del gruppo G7 dei Paesi industrializzati.
Scadenza cruciale
Il 2030 è una scadenza cruciale, ha detto a Euronews Elizabeth Mrema, segretario esecutivo della Convenzione sulla diversità biologica, perché “la posta in gioco è la perdita di biodiversità che raggiunge tassi senza precedenti nella storia dell’umanità”. “Dobbiamo vedere una migliore integrazione della natura e del cambiamento climatico nel processo decisionale su un piano di parità a livello nazionale”, ha affermato, aggiungendo: “Non c’è tempo da perdere. Gli scienziati ci hanno detto che o agiremo ora o moriremo”.
Il “peso” delle città
Le città danno un grande contributo al riscaldamento globale, secondo le Nazioni Unite, rappresentando circa il 75% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo, con i trasporti e gli edifici che sono tra i maggiori contributori. Molti sono già intervenuti, tra cui la capitale norvegese Oslo, che fa parte della rete di 100 città in tutto il mondo impegnate a dimezzare le proprie emissioni entro un decennio. A Oslo hanno adottato misure per ridurre le emissioni di gas serra del 95% entro il 2030 rispetto al 2009, per gestire le aree naturali per catturare il carbonio nella vegetazione e nel suolo e per ridurre il consumo totale di energia del 10% rispetto al 2009.
Da Oslo a Firenze
Raymond Johansen, sindaco di Oslo, ha sottolineato a Euronews che “il cambiamento verde deve essere equo” e “non può essere solo un progetto della classe media”. “E questa è una sfida, ma non vinceremo se non saremo in grado di coinvolgere tutte le persone”, ha detto. Anche il suo omologo di Firenze, Dario Nardella, ha posizionato la sua città in prima linea nella mitigazione del cambiamento climatico. “Firenze ha deciso molto tempo fa di essere una città a volume zero, migliorando la qualità della nostra tenuta e dei nostri spazi senza perdere ulteriore spazio naturale”. “Stiamo piantando molti alberi nell’area urbana e creando giardini urbani con alberi verdi e frutta fresca a beneficio dei nostri cittadini perché dobbiamo proteggere il nostro ambiente”, ha spiegato. La città italiana ora prevede di piantare un milione di alberi entro i suoi confini nel prossimo decennio.
Qui sopra, il saluto dell’Executive Director del Carbon Disclosure Project Maxfield Weiss al termine dell’evento che ha visto protagonisti CEO e sindaci di tutto il mondo.