Nella storia dei dipendenti di Poste Italiane si ritrova la storia del nostro Paese. In “Ricordi di Poste”, raccogliamo le testimonianze degli ex dipendenti che scrivono alla redazione e che, attraverso i loro racconti, contribuiscono a mantenere vivo il legame tra le generazioni.
In pensione dal 1° marzo 2011, il signor Guido Saccardo si definisce un “giovane di 70 anni” attaccatissimo alla sua esperienza di vita nella famiglia di Poste Italiane. Abita a Summonte, uno dei Borghi più belli d’Italia nella provincia di Avellino, dove risiedono circa 1.600 persone. Dalle pendici del monte Partenio, dove è situato il Santuario di Montevergine, Guido ripercorre la sua carriera: “La mia vita postale comincia nel lontano 1978 e precisamente, il 13 novembre, quando, insieme ad altri miei colleghi comprovinciali, prendemmo servizio a Torino, alla Direzione Provinciale PT, sita in Via Alfieri, angolo Piazza San Carlo. All’epoca – prosegue Guido – fungeva da direttore provinciale, il dottor Antonio Di Bella, originario di Messina. Si instaurò tra noi, quasi tutti meridionali, un clima di familiarità e di stima reciproco, che ci fece trascorrere un periodo di breve permanenza, di grande affetto e piacere, nonostante la lontananza della mia famiglia, sempre uniti”.
Da Torino a Napoli
La moglie di Guido, insegnante di Educazione Artistica in una scuola media, era rimasta all’epoca a Summonte. “Ci eravamo sposati tre mesi prima, il 27 agosto del 1978, ed ero stato, da non credere, al Duomo di Torino, in viaggio di nozze, il 3 Settembre ‘78, in seguito all’Ostensione della Sacra Sindone”. A Torino Guido rimane fino al 2 maggio del 1979, “quando fummo trasferiti, campani e sposati, dopo il periodo di prova, al CCSB di Napoli, presso la Posta Centrale di Napoli, situata il Piazza Matteotti”. “Fui colpito, nonostante la felicità, per il mio avvicinamento alla mia famiglia, dalla tristezza per aver lasciato centinaia di colleghi che avevano condiviso con me momenti di vera amicizia e di vera fratellanza, costituita da momenti indicibili di condivisione. Ho potuto visitare gli angoli più belli e suggestivi di Torino, ricordi incancellabili. Quanti colleghi, quasi tutti fratelli per me e io per loro. Ricordarli tutti, sarebbe per me impossibile”.
Personalità e affetto
Nel periodo trascorso presso il CCSB di Napoli, dal 2 maggio del ‘79 al 13 settembre del 1983, Guido viene impegnato presso la Segreteria dei Conti Correnti viene nominato, dal direttore Armando Ricci, responsabile dei conti correnti. “Oberato sempre di lavoro – ricorda – ho avuto anche in quella sede la possibilità di affiancare colleghi, provenienti da tutte le province campane. Colleghi tutti dotati di grande personalità ed affettuosità uniche, peculiarità di tutti i dipendenti PT. Anche ricordarli tutti, sarebbe per me un’impresa titanica”.
Ricordi incredibili
L’ultimo periodo, fino alla pensione, Guido lavora presso la filiale di Avellino, con varie mansioni, e in diversi uffici di competenza. “L’Azienda mi ha permesso di svolgere diverse funzioni, fino, ultimamente, all’occuparmi delle contabilità di tutti gli Uffici della provincia di Avellino: contabilità postali di tutti i comuni della Provincia, scuole pubbliche, aziende pubblicitarie, forze pubbliche, banche, Uffici pubblici e quant’altro – sottolinea – Devo, con immenso piacere, affermare, e senza ombra di dubbio, che ho svolto un lavoro dignitoso, di grande soddisfazione, di mole estenuante, ma di grandissima valenza affettiva. Non nascondo che sento la mancanza di tutti i responsabili contabili, che quotidianamente, per motivi di lavoro, si recavano, nella mia stanza, per riscontri, inerenti alle disposizioni e novità procedurali contabili. Dal giorno della mia entrata in pensione, posso assicurare, che ricordo, in modo incredibile, la loro presenza e gli incontri quotidiani”.
Il “grazie” a Poste Italiane
Guido conclude il suo excursus con un ringraziamento all’azienda: “Il lavoro, presso Poste Italiane, lo posso affermare, senza ombra di dubbio, mi ha dato la possibilità di crescere, sia mentalmente, che professionalmente, con la certezza di aver dato tutto, per la ottimizzazione del mio modesto lavoro, e di essere cresciuto, nella mia maturità socio-affettiva. Auguro a tutti i colleghi di intraprendere la loro carriera, con grande piacere e spirito di sacrificio, e di trarre benefici dal loro serio e gratificante spirito di iniziativa. Personalmente, sono immensamente grato a Poste Italiane, per avermi dato la possibilità di lavorare, con estrema dignità ed onestà, mettendo a disposizione della grandissima utenza, la mia professionalità e il mio impegno di dipendente pubblico”.