L’acquisizione di Plurima da parte di Poste Italiane trova ampio spazio sui quotidiani nazionali. Un’operazione importante, a poco tempo dalla presentazione dei risultati di Gruppo FY-21 e dell’aggiornamento del piano strategico “2024 Sustain & Innovate”, che si terrà domani.
L’esperienza della pandemia
“Non è passato nemmeno un mese dall’acquisizione – pagando 700 milioni in cash – di Lis, società operativa nei pagamenti digitali e nei servizi di prossimità” scrive il Sole 24 Ore, che “Poste Italiane annuncia di aver comprato ancora, utilizzando disponibilità di cassa, un’altra società, questa volta attiva nella logistica per la sanità, Plurima spa. L’investimento avrà un controvalore di circa 90 milioni”. Sul quotidiano economico anche le parole dell’AD di Poste Matteo Del Fante: “La nostra strategia prevede un focus sul business della contract logistics con l’obiettivo di completare la transizione verso un modello di logistica ad ampio raggio. Plurima accelererà questo percorso, garantendo l’accesso a nuove opportunità di business legate ad una maggiore tendenza all’outsourcing della logistica e della micro-logistica ospedaliera”. Del Fante spiega che l’Azienda farà “leva sull’esperienza che abbiamo maturato con la piattaforma di consegna e prenotazione dei vaccini Covid-19, nonché sulle relazioni consolidate con le pubbliche amministrazioni”. Così l’esperienza maturata sul campo con la pandemia, conclude il Sole, ha aperto al gruppo postale nuovi orizzonti di business.
Il 70% del capitale sociale di Plurima
La notizia dell’acquisizione di Plurima trova spazio anche sul Corriere della Sera, dove si ricorda che “i ricavi di Plurima nel 2021 hanno raggiunto 57 milioni e l’ebitda 10 milioni”. Anche La Stampa mette ben in evidenza il fatto, titolando: “Le Poste comprano il 70% di Plurima shopping da 130 milioni nella logistica”. Il quotidiano diretto da Massimo Giannini sottolinea anche che “l’operazione verrà eseguita attraverso Poste Welfare Servizi srl (Pws) e sarà finanziata attraverso le risorse disponibili. Pws deterrà il 70% del capitale sociale di Plurima, mentre la famiglia Marconi avrà il restante 30%”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste.