Il 22 marzo scorso Pierluigi Peracchini sindaco della Spezia, Luca Piaggi, assessore Lavori Pubblici Comune della Spezia, Francesco Porcaro, Responsabile Immobiliare Area Nord Ovest Poste Italiane, e Federico Sichel, Responsabile Relazioni Istituzionali Territoriali Macro Area Nord Ovest Poste Italiane hanno inaugurato la nuova fontana del Palazzo delle Poste che, dopo un minuzioso e importante restauro, è ritornata al pregio architettonico originale e ha ripreso a funzionare.
Le parole del sindaco
“Un gioiello in un angolo del centro storico finalmente è tornato alla luce – dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – la riqualificazione della Fontana del Palazzo delle Poste con nuova illuminazione impreziosisce e inorgoglisce tutta la città. Il recupero della Fontana è stato fortemente voluta dall’amministrazione che ha messo in moto un coordinamento e una sinergia con Poste Italiane e tante associazioni e cittadini tale per cui siamo giunti in tempi record alla sua inaugurazione”. Il sindaco ha aggiunto: “Abbiamo già attivato percorsi turistici ad hoc in questo senso, ma il prossimo obiettivo è costruire insieme a Poste Italiane un progetto per rendere fruibile ai visitatori i meravigliosi mosaici di Prampolini e Fillia, garantendone la sicurezza”.
Opera di Mazzoni
L’amministrazione comunale della Spezia aveva espresso la volontà di recuperare la struttura originale del Palazzo Monumentale delle Poste, che, dopo la ristrutturazione dell’antistante Piazza Verdi, restava l’ultimo tassello del miglioramento del quartiere del centro storico. Il restauro della fontana del Palazzo delle Poste ha consentito di ripristinare il disegno dell’architetto Mazzoni alla sua originalità e proporzioni e restituire alla città una percezione fedele del manufatto, grazie ad una particolare sensibilità nell’utilizzo di materiali già presenti nell’edificio e nel recupero di tutti gli elementi originali, che verranno messi in opera come nel progetto dell’architetto Mazzoni.
L’orgoglio di Poste
“Aver preso parte al restauro della Fontana di Piazza Verdi – ha dichiarato Francesco Porcaro, Responsabile dell’Area Immobiliare Nord-Ovest di Poste Italiane – è motivo di grande orgoglio per Poste Italiane e conferma la scelta dell’Azienda di continuare ad essere protagonista della vita della città anche attraverso azioni di conservazione del patrimonio architettonico e artistico. Poste Italiane ha finanziato la ricostruzione originaria della fontana e ha interamente realizzato l’opera restituendo oggi ai cittadini della Spezia la bellezza di questo scorcio del centro storico. I lavori che interessano la facciata del Palazzo di Poste, ultimo tassello per il ripristino dell’intera area, si concluderanno entro il 2022 mentre nel 2023 si darà il via al restauro dei mosaici futuristi contenuti nella Torre dell’Orologio”.
Nel cuore della città
Il Palazzo di Piazza Verdi alla Spezia è un vero e proprio punto di riferimento della comunità cittadina e ha un ruolo sociale oltre ad un valore storico e artistico di grande rilievo. Poste Italiane ha deciso di finanziare i lavori di restauro della fontana in base al progetto eseguito su incarico della Società Acquedotti Tirreni di concerto con l’Amministrazione Comunale. Sono invece terminati in soli tre mesi gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza di alcune aree sul retro dell’edificio, di restauro della scalinata, sempre sul retro e di ripristino della facciata.
I dettagli del restauro
Il restauro ha previsto l’eliminazione delle due fioriere con conseguente ricollocazione nei vicini giardini pubblici delle due palme, la chiusura del rifugio anti aereo e la ricostruzione della scalinata e della vasca della fontana. L’attuale rampa per diversamente abili è stata demolita e ricostruita in forme più armoniche sul lato sinistro della vasca su area comunale, in aderenza al palazzo futurista “Casa Bertagna” di Via del Torretto. Questa si sviluppa per una lunghezza totale di 7.40 metri, e pavimentata con mattoni faccia a vista posati di costa a lisca di pesce, mentre lateralmente sono state realizzate delle canaline in travertino per facilitare il deflusso dell’acqua piovana. L’introduzione di questo elemento architettonico ha aiutato inoltre a risolvere il tema della collocazione degli impianti tecnologici.
Il progetto originale
Il progetto di Mazzoni, infatti, non prevedeva particolari impianti di ricircolo o depurazione dell’acqua, ma soltanto una piccola vasca di decantazione che è stata ritrovata durante i vari sopralluoghi. “L’acqua di Baratta” riempiva questo piccolo collettore, posto ad una quota superiore rispetto agli ugelli, per poi defluire in maniera naturale dando vita alle quattro cascate. Oggi sono stati ricavati due locali tecnici: il primo, con accesso dall’alto, sarà ricavato sotto al pianerottolo della rampa, e accoglierà quattro pompe elettriche da 2/3 CV, mentre il secondo, con accesso frontale, è stato ricavato sulla parete del lato sinistro della vasca ed accoglierà il quadro elettrico, i serbatoi per il cloro e la pompa di filtrazione. Il progetto prevede il recupero delle quattro cascate d’acqua che dalla parete andranno a ricreare quell’effetto scenico di caduta d’acqua voluto dall’architetto Mazzoni nel suo progetto originale. Altro aspetto innovativo è il sistema di tracimazione “a sfioro” sul lato frontale che non sarà visibile ma permetterà la raccolta dell’acqua in una vasca di compenso che svolge il compito di mantenere costante il livello ed eliminare ogni impurità presente in superficie, come ad esempio insetti e foglie.
Potenziata l’illuminazione
L’acqua presente nella vasca di compenso verrà poi inviata all’impianto di filtrazione e una volta sottoposta a tali procedure, sarà reimmessa nella vasca dalle bocchette di immissione. Considerando che la fontana risulta arretrata rispetto all’edificio e si configura come un appendice della Piazza Verdi, si è deciso di potenziare l’illuminazione rendendola maggiormente visibile ed attrattiva in accordo con la Soprintendenza. Per l’occasione il Circolo La Sprugola ha realizzato una brochure, a sue spese, di approfondimento storico e lapideo sulla fontana che è stato distribuito gratuitamente ai partecipanti all’inaugurazione. Infine, è stata apposta una targa in ricordo dell’ingegner Baratta che ha portato l’acqua potabile anche alla Spezia come segno di riconoscimento della sua intelligenza e impegno nel sociale e nella comunità.