Nella storia dei dipendenti di Poste Italiane si ritrova la storia del nostro Paese. In “Ricordi di Poste”, raccogliamo le testimonianze degli ex dipendenti che scrivono alla redazione e che, attraverso i loro racconti, contribuiscono a mantenere vivo il legame tra le generazioni.
In pensione da circa tre anni, il signor Franco Selvaggi nell’anno 1973 iniziò a lavorare per Poste Italiane in provincia di Brescia presso l’ufficio postale di Borgo San Giacomo, per poi essere trasferito a Pavia nell’ufficio postale di Mede, in Lomellina. Nell’anno 1978, poi, Franco spostò la sua attività lavorativa a Cosenza, per svolgere la mansione di applicato con funzione di direttore d’ufficio, fino al collocamento in pensione, avvenuto nel 2018. Un’attività lunga e produttiva, ricca di ricordi che, per sempre, rimarranno indelebili nella mente dell’ex dipendente e che stanno a dimostrare come, nella storia dei dipendenti di Poste Italiane, vi sia un po’ racchiusa anche la storia del nostro Paese. La stima che Franco ha sempre nutrito verso Poste Italiane è davvero molto grande: “Mi sono laureato in giurisprudenza nel 1980 – scrive nella sua lettera il signor Selvaggi – e poi ho vinto un concorso al Ministero di Grazia e Giustizia presso il Tribunale di Potenza, un incarico al quale ho tuttavia rinunciato per l’attaccamento alla famiglia di Poste”.
Una preparazione da manuale
Un attaccamento che lo ha portato, assieme ad un altro collega, a scrivere e pubblicare il libro “Manuale per il concorso di operatore esercizio poste e telefonici”, testo che ha riscosso consensi e apprezzamenti a livello nazionale, sia dagli organi centrali di Poste, sia dai commissari di esame. Ma per il signor Selvaggi i riconoscimenti non sono finiti qui: “Nel 1999 sono stato nominato campione Bancoposta dal direttore centrale di Bancoposta, il dottor Massimo Righetti – afferma con orgoglio l’ex dipendente – venendo poi premiato a Roma, con la consegna di un’elegante pergamena. Era il 3 aprile del 2004”.
Amicizia e collaborazione
Tra gli episodi che hanno contraddistinto l’attività professionale del signor Franco Selvaggi, anche due rapine sventate, quando era direttore della filiale di Rossano, in Calabria. Episodio che gli costò anche un ferimento e, una volta rimessosi pienamente, l’encomio degli organi dirigenziali di Poste Italiane, per la professionalità e il coraggio dimostrato nell’esercizio della sua attività: “Il mio percorso lavorativo in Poste è stato sempre costruttivo e coinvolgente – conclude Franco nella sua lettera – e vorrei inviare un grazie di cuore all’Azienda, che mi ha dato l’opportunità di crescere in una grande famiglia, dove amicizia e collaborazione sono sempre state al primo posto”.