Alla luce del mutato contesto internazionale, con il conflitto russo-ucraino che, “unitamente all’indisponibilità di materie prime ha condotto a un importante aumento dei costi di gas, petrolio, rame e alluminio con ricadute tanto nel mondo produttivo quanto nelle scelte di consumo familiari”, il 45% delle famiglie “concentrerà la spesa su prodotti e servizi indispensabili”. È quanto emerge dall’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma presentato alla fiera “Marca”.
Taglio del carrello
“Nonostante la Grande Distribuzione Organizzata stia contenendo il trasferimento degli aumentati costi di produzione e trasporto ai consumatori – viene evidenziato dall’istituto di ricerca bolognese – gli italiani hanno già ben chiare le strategie di risparmio da adottare per salvaguardare il budget familiare in caso di un aumento generale dei prezzi. Per il 45% delle famiglie la soluzione sarà quella di concentrare la spesa su soli prodotti e servizi indispensabili effettuando un taglio del carrello”. In base allo studio, ancora, “1 italiano su 5 prevede invece di ridurre le quantità acquistate senza però rinunciare alla qualità dei prodotti e dei servizi scelti. L’11% dovrà invece effettuare un ‘doppio taglio’ al carrello, sia in termini di quantità che di qualità”.
Attenti alla sostenibilità
Ad ogni modo, viene puntualizzato dall’Osservatorio di Nomisma, oltre ad essere attenti alla qualità gli italiani mostrano riguardo anche alla sostenibilità con il “59% della popolazione che presta più attenzione ai temi ‘green’ rispetto al 2019”. In particolare, “sostenibilità che per gli italiani significa soprattutto fare scelte di responsabilità verso le generazioni future (43%), che contrastino gli sprechi e che portino un risparmio e un vantaggio economico (30%)”. Per “l’84% degli italiani”, infine, la sostenibilità passa “dalle scelte di acquisto alimentari” e la presenza di caratteristiche di sostenibilità “rappresenta tuttora un buon motivo per scegliere un prodotto alimentare al posto di un altro”.