Il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Poste Italiane, all’interno del Palazzo delle Poste Centrali di Trieste, ospita la mostra “Saluti e Baci” che racconta la storia della città di Trieste attraverso una serie di cartoline postali.
La cultura della comunicazione scritta
L’iniziativa rientra nel progetto transfrontaliero “Saluti e Baci, le tracce dei confini in parole e immagini”, fondato sulla doppia osservazione parola- immagine, che vuole valorizzare la comunicazione scritta in tutte le sue forme quale unico sistema che assicurava un legame tra chi partiva e chi restava, mettendo in evidenza come i confini, grazie alle diverse contaminazioni culturali, abbiamo contribuito alla multiculturalità riscontrabile nell’architettura della città. Il progetto transfrontaliero, ideato e diretto da Lorena Matic e promosso dall’associazione culturale Opera Viva, si realizza con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, dell’Unione Italiana e della ZKB e la collaborazione dei Comuni di Monfalcone, delle Obalne Galerije Piran, dell’Università della Terza Età Danilo Dobrina e la Media Partnership della Rai Friuli Venezia Giulia e di RTV Slovenija – Radio TV Koper Capodistria a cui partecipano diverse scuole superiori.
Le collezioni
Nel Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Poste Italiane si potranno quindi ammirare cartoline postali antiche provenienti da collezioni private, da collezionisti e frutto della ricerca in famiglia di materiale inedito da parte degli studenti del Liceo Preseren di Trieste che si affiancano a quelle contemporanee e inedite realizzate da giovani autori. Gli studenti dell’Its Deledda Fabiani di Trieste, sezione Grafica e Comunicazione, ne hanno infatti realizzate di nuove, ispirandosi alle suggestioni tratte dai personali diari di viaggio scritti durante una passeggiata turistica alla scoperta della città da parte degli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino Aurisina, che accoglie studenti provenienti da tutte le parti del mondo. Ulteriore spunto da cui sono partiti, sono state le molte fotografie degli scorci della città che evidenziano l’impronta multiculturale, scattate dalla giovane fotografa Claudia Calderone. L’esposizione viene accompagnata da un video che approfondisce gli obiettivi del progetto transfrontaliero.
Un progetto scolastico
Studenti triestini, croati e sloveni hanno rivestito un ruolo importante per la realizzazione del progetto, raccogliendo testimonianze e materiali inediti utili per la drammaturgia dello spettacolo, partecipando alle riprese video, elaborando nuove immagini sulla città che promuovono il territorio. Le scuole partecipanti: Liceo Preseren, Its Deledda Fabiani di Trieste, Conservatorio di Musica Tartini, Scuola internazionale del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino Aurisina, Scuola media superiore italiana di Rovigno, Scuola media Pietro Coppo di Isola, Ginnasio Carli di Capodistria, scuole della minoranza italiana in Croazia e Slovenia. L’esposizione sarà visitabile fino a venerdì 6 maggio.